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Trento, Sala Depero: «un mondo cromatico e favoloso»

Consiglio provinciale, Soprintendenza e Mart per il 60esimo dell’inaugurazione: «Venite non una ma cento volte in questa sala, giratela lentamente e godetela»

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Depero lavora a un cartone preparatorio per la sala Consiliare - 1953.

Quello che merita sapere è che all’epoca in cui Depero venne incaricato a decorare la sala consiliare della Provincia autonoma di Trento, il futurista trentino non era apprezzato dalla maggior parte della popolazione.
La sua pittura era considerata quantomeno «stravagante». Pochi erano disposti ad acquistar4e i suoi quadri, qualcuno non li voleva neanche regalati.
Per questo, secondo noi, merita l’omaggio dei posteri il consigliere provinciale Remo Albertini di Riva del Garda, che si adoperò affinché fosse Fortunato Depero a decorare la sala del Consiglio della Provincia.

Facendo proprio l’invito pronunciato dallo stesso Fortunato Depero, la Presidenza del Consiglio provinciale promuove il prossimo 17 dicembre, a sessant’anni dalla sua inaugurazione, un’apertura straordinaria della Sala consiliare, diretta a valorizzarne il carattere artistico e culturale, quel mondo cromatico e favoloso che l’artista descrive vivacemente nelle sue relazioni e lettere ma ancora scarsamente conosciuto dalla cittadinanza.
Benché frequentata durante l’anno da numerose classi e gruppi organizzati, come anche in particolari ricorrenze e celebrazioni, infatti, la sala consiliare è nota principalmente in quanto prestigiosa e storica sede istituzionale, piuttosto che per il suo significato di opera d’arte «totale», realizzata da uno dei maggiori protagonisti dell’arte del Novecento.
 
Per l’intero pomeriggio, dalle 14.00 alle 17.30, cittadini e turisti sono invitati a entrare in Sala Depero, al piano terra del Palazzo provinciale.
Un’opportunità per godere di questo ambiente in piena autonomia oppure, a scelta, fruendo di un supporto specialistico, a disposizione sul posto sia per due percorsi guidati, condotti alle 15.00 e alle 16.00, sia per soddisfare domande e curiosità sull’impresa dell’artista.
La proposta di visita è a cura di Roberto Pancheri, storico dell’arte e funzionario della Soprintendenza per i beni culturali, partner istituzionale in questa iniziativa di valorizzazione.
Per accompagnare la lettura della sala è stato realizzato dall’Ufficio Stampa del Consiglio provinciale anche un sintetico pieghevole, a carattere divulgativo, che verrà reso disponibile all’ingresso.
 
L’apertura pomeridiana vuole rappresentare per il pubblico un’occasione in più per avvicinarsi a quest’opera, commissionata nei primi anni ’50 proprio per il rinnovo dell’aula destinata all’assemblea di massima rappresentanza politica.
Si potrà osservare come nel salone le specificità del Trentino siano interpretate da Depero nel quadro della sua tradizione di autonomia, che aveva trovato specifico riconoscimento giuridico con lo Statuto speciale, approvato e divenuto legge costituzionale solo pochi anni prima, nel 1948.
Fortunato Depero (Fondo 1892- Rovereto 1960) lavora infatti alla completa riprogettazione di questo vasto ambiente, prima della grande guerra salone da pranzo e delle feste del prestigioso Imperial Hotel Trento, quindi dal 1948 aula consiliare, tra il 1953 e il 1956, occupandosi di ogni particolare: dipinti, decorazioni e arredo.
 
Un lavoro complesso che possiamo seguire nel suo evolversi grazie a una cospicua documentazione, in gran parte conservata presso l’Archivio del ’900 del Mart di Rovereto: corrispondenza con la committenza pubblica, progetti, bozzetti, fotografie e testi esplicativi, delibere di approvazione dei lotti di avanzamento, sedute consiliari dedicate alla discussione su soggetti e stile delle raffigurazioni.
Il salone offre al visitatore una rassegna delle principali caratteristiche economiche, turistiche e culturali del territorio nei primi anni della sua specialità: peculiarità paesaggistiche, specificità architettoniche, motivi popolari del lavoro e della tradizione religiosa, costumi folcloristici, sono proposti dall’artista in una reinterpretazione stilistica dall’effetto promozionale, che ne accresce il significato simbolico e identitario.
 
 Il partenariato con la scuola e con il Museo 
In continuità con l’orientamento della Presidenza del Consiglio, attenta ad alimentare un rapporto costante con il mondo della scuola, da anni attivato con successo su temi istituzionali, al mattino la sala sarà riservata allo svolgimento di due speciali lezioni sulla storia e i materiali di questa singolare realizzazione di Depero.
Nicoletta Boschiero, conservatrice del Mart e responsabile della Casa D’arte Futurista Depero, e Roberto Perini, funzionario restauratore della Soprintendenza per i beni culturali, dialogheranno con gli studenti di quattro classi del Liceo artistico Depero di Rovereto, impegnate con l’Archivio del ’900 in un progetto di valorizzazione dell’autore e del suo lascito documentale.
Le due lezioni proposte agli studenti costituiscono parte integrante di un progetto formativo legato alle attività di Alternanza Scuola Lavoro e realizzato in collaborazione con il Mart - Archivio del ’900.
Sono coinvolte tre classi quarte del Liceo artistico - indirizzi Grafica, Design e Audiovisivo_Multimedia, e una classe quinta, indirizzo Grafica.
 
Grafica di cartolina e logo che seguono, sono a cura degli studenti del Liceo artistico Depero (prof. Marina Candioli).
La cartolina promozionale per il 17 dicembre è stata realizzata da Alex Emanuelli e Arianna Chistè.
Il logo per il progetto di valorizzazione della figura e dell’opera di Depero – relativamente ai temi associati alla sala consiliare - è di Aurora Fiordaligi.
Il pittogramma rinvia a un concetto di disponibilità e apertura, espresso sia dal volo della farfalla trentina, sia da due profili rivolti verso l’esterno.   
 
 

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