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Musica e benessere sono strettamente collegati – Di Nadia Clementi

La cura del violoncellista Omar Flavio Careddu: un artista poliedrico dedito alla solidarietà e alla didattica

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Musica e benessere sono intensamente collegati, lo dice la scienza e anche in questa rubrica ne abbiamo parlato varie volte, ma non serve essere degli studiosi o esperti musicologi per accorgersi della veridicità di questa affermazione.
Un brano musicale può cambiarci l’umore: quel brano pop da classifica che intercettiamo mentre cambiamo stazione radiofonica ci fa sorridere e battere il piede a tempo oppure una giornata di pioggia può diventare radiosa e divertente.
La musica classica in questo è da sempre stata maestra, ci rilassa con le ondate di archi e il suono carezzevole del piano, ci scuote nel profondo quando attaccano gli ottoni e in lontananza si sente il tuono dei timpani.
Per secoli re, regine, nobili, ma anche borghesi o semplici popolani si sono riversati in massa nei teatri per raccogliere emozioni e fare il pieno di musica: l’opera era allora come i film di oggi, scatenavano impulsi e fantasia, a volte scandalizzavano, la musica trascinava le masse, poteva cambiare, addirittura, il mondo.
Se vi siete riconosciuti in queste semplici e banali considerazioni potrete solo immaginare cosa significhi curarsi con la musica, utilizzare note, vibrazioni, ritmo per migliorare la propria salute mentale e fisica.
La musicoterapia è da anni una materia dibattuta sia nel mondo scientifico che in quello musicale e oggi vogliamo parlarvi di un artista che la pratica e la studia con passione, ma che è anche un musicista e pedagogo dalla carriera straordinaria.
Si tratta del violoncellista Omar Flavio Careddu Dodin, un nome che racconta radici ibride e lontane: nasce nel 1976 in una famiglia di artisti da padre sardo e madre nativa delle Seychelles. 
All’età di 11 anni consegue la menzione d’onore ad un concorso canoro, grazie alla quale inizia un’attività musicale che lo porta a suonare in tutta Europa. 
Studia violoncello e consegue la laurea di primo livello al Conservatorio di Bolzano e quella di secondo livello a Trento presso il Conservatorio Bonporti; non si contano i premi e i master a cui ha preso parte Careddu, sono oltre 700 i concerti dove ha suonato il violoncello, ma non solo: Careddu infatti è un artista poliedrico che ha studiato chitarra, flauto traverso e sassofono, si diletta con il canto sudamericano e le influenze jazz sono ben presenti nel suo repertorio.
Da alcuni anni è in pianta stabile nella nostra regione, in particolare a Bolzano dove ha suonato da solista i concerti di Vivaldi per violoncello e orchestra insieme all’Orchestra «Bozner Jugend Orchester».
 
Nel 2010 ha svolto una tournée come violoncellista con l’ensemble d’archi di Merano, suonando a Parigi, Monaco di Baviera, Innsbrurck e Gratz ricevendo critiche positive da giornali tedeschi, austriaci e francesi.
Recentemente ha registrato 3 nuovi CD ed è I violoncello Boheme solista dell’Orchestra Giovanile Trentina.
La sua strada non è fatta solo di palchi prestigiosi e scuole d’eccellenza, Omar Careddu da sempre si dedica alla solidarietà e alla didattica: è infatti professore di ruolo presso l'indirizzo Musicale di Bolzano (Medie e Superiori) e insegna nei corsi annuali dell’associazione Deamusica. 
 
Ma l’impegno più importante è quello insieme al professor Paolo Curatolo con il quale ha avviato una ricerca sulla musicoterapia e in particolare sulla didattica e linguaggi musicali legati alle difficoltà cognitive dell’età dello sviluppo.
Careddu ha collaborato con Paolo Curatolo presso l’Associazione Il Centro del Sorriso, una realtà che negli anni ha sviluppato attività e servizi innovativi per i pazienti disabili, soprattutto i più piccoli. I risultati di questi anni di studio e applicazione sono stati resi pubblici attraverso un importante convegno che si è svolto in settembre presso il Senato a Roma, e di cui vi abbiamo già parlato in precedenza, ed è qui che abbiamo incontrato Omar.
 
Per iniziare ci parli dell’origine della sua passione musicale, in particolare cosa l’ha spinta a vivere e lavorare nella nostra regione?
«La passione per la musica nasce dall'essenza dell'esistenza, dal profumo dell'eternità.
«Questa esperienza è contemporaneamente comune e unica per ognuno di noi e attraversa tutta l'umanità, ogni cosa esistente partecipa alla vibrazione, persino il silenzio è musica che viene rinnovata all'infinito.
«La mia passione per la musica nasce da prima della mia esistenza fisica e continuerà al termine della stessa, in sé vive perché il fuoco sacro del suono, nasce dalla profondità della sua passione, che esiste come specchio del suono.»
 

 
La musica classica non gode di un’ottima reputazione tra i più giovani, in che modo è possibile avvicinarli a questo mondo?
«La musica colta fa parte della nostra cultura. In Italia abbiamo avuto un periodo grigio e tanto bisogna ancora riflettere sul perché di ciò.
«Quello che posso dire per esperienza che in Giappone, Cina etc. crescono i musicisti classici, e in Europa c'è grande interesse verso la tradizione del bel canto e della tradizione colta mentre in Italia dobbiamo impegnarci per far crescere la consapevolezza di tutti verso questa tradizione.»
 
E' possibile vivere solo di musica oggi? Quali sono le maggiori difficoltà incontrate da un artista come Lei?
«Essere artisti musicisti, richiede una grandissima disciplina, nonostante 4 lauree ed un Master sento di dover continuare a studiare per la mia crescita artistico-musicale.
«Se un musicista si impegna molto e trova le persone giuste con cui collaborare è possibile vivere di musica e arte.»
 

 
Ci parli ora del suo impegno con la musicoterapia e in particolare del lavoro con il professor Curatolo.
«L'impegno nel campo della musicoterapia mi ha portato alla collaborazione con il prof. Paolo Curatolo e il Centro del sorriso. Entrambi siamo stati ospiti in Senato.
«Altresì ci occupiamo di trasmissioni sulla musicoterapia che vengono trasmesse su RAI PARLAMENTO (Rai2) a livello nazionale con l'intento di far conoscere le nuove ricerche sulla musicoterapia di risonanza, la prossima puntata verrà trasmessa il 20 febbraio 2017 alle ore 9.00.»
 

 
In che modo la musica può aiutarci nella vita di tutti i giorni?
«La musica migliora i risultati scolastici e può aiutare a migliorare tantissime patologie psicologiche e fisiche.
LA MUSICA MIGLIORA I RISULTATI IN MATEMATICA - Gli studenti che, durante l’apprendimento e lo studio della matematica ascoltano musica hanno un apprendimento più veloce e rilevante. Dai risultati di ricerche internazionali emerge che è importante scegliere la musica giusta per ogni disciplina e che questa correlazione stimola l’apprendimento e può aumentare la concentrazione.  
LA MUSICA MIGLIORA GLI STUDI UMANISTICI
- L’area sinistra del cervello è abituata a elaborare informazioni effettive e a risolvere problemi, abilità chiave in discipline quali scienze, lingue e studi umanistici.
LA MUSICA PER IMPARARE LE LINGUE - Ogni lingua è legata al suono di conseguenza e risaputo che avere un percorso corretto dal punto di vista musicale incentiva sicuramente l'apprendimento neuro-linguistico. 
«La musica aumenta la predisposizione alla comprensione e, di conseguenza, gli studenti che la ascoltano possono ottenere risultati migliori dal punto di vista dell'apprendimento scolastico.»
 

 
Nel suo prestigioso curriculum di artista ricorda un aneddoto di successo indimenticabile? Quali sono i prossimi progetti che ha per il futuro?
«Tra le decine di registrazioni televisive e radio ricordo quella realizzata con il gruppo Kastelruther Spatzen sulla televisione ZDF dove abbiamo registrato il DVD premiato in Germania nel 2001 e in cui siamo stati seguiti da più di 15.000.000 spettatori.
«Grazie a loro ogni volta che vado a suonare in Germania o in Austria mi riconoscono tutti e mi sento felice, perché percepisco grande gioia verso la musica.
«I prossimi progetti sono: Art Fashion Show in TV il 25 Dicembre su Sky, Arte e Moda sul canale 168 dl digitale terrestre alle ore 21.00, un CD distribuito in Giappone dalla Da Vinci e in Germania dalla Music creation, 2 registrazioni per RAI 2 di cui una in onda il 20 febbraio alle 9.00, un'intervista su RAI RADIO ecc.. e altri concerti in giro per il mondo. W la musica sempre!»
 
Nadia Clementi: n.clementi@ladigetto.it
Omar Flavio Careddu Dodin - omarflavio.careddu@istruzione.it

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