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Il successo di «Kill Heidi», di Sergio Reolon (Curcu e Genovese)

«Come uccidere gli stereotipi della montagna e compiere finalmente scelte coraggiose»: è la terza edizione in tre mesi

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Titolo: Kill Heidi
Autore: Sergio Reolon
 
Editore: Curcu e Genovese,
Pagine: 80, formato 12x19
 
Prezzo di copertina: € 8
Prezzo dall’Editore: € 6,80
 
È oramai giunto alla terza edizione in tre mesi il libro «Kill Heidi. Come uccidere gli stereotipi della montagna e compiere finalmente scelte coraggiose», piccolo e curioso ma tagliente pamphlet scritto da Sergio Reolon, che contiene anche testi di altri studiosi, tra cui il compianto Edmondo Berselli. La prefazione è curata dall’antropologo Annibale Salsa.
 
Il mito di Heidi, con la sua immagine bucolica e stereotipata di una montagna di fatto inesistente, ostacola lo sviluppo di una politica credibile per i territori montani.
E l’esigenza di politiche e scelte coraggiose va ben oltre le vette delle nostre montagne.
La metafora della descrizione semiseria dei quattro «tipi umani» riferibili alla montagna è innanzitutto una provocazione culturale: il «non montanaro» che idealizza la montagna senza conoscerla, il «montanaro scompaginato» che la abita disconnesso, il «montanaro localista» che si chiude a riccio in poche rassicuranti certezze, e il «montanaro civicus» a cui affidare la speranza di una rivoluzione civile.
 
La profondità raggiunta oggi dalle disuguaglianze richiede un ripensamento generale di straordinaria portata: dentro questo nuovo patto sociale vanno ripensati pure i rapporti fra i territori, fra le aree urbane e quelle rurali, fra la città e la montagna.
Ecco perché dobbiamo uccidere Heidi.
 
 Sergio Reolon è nato a Caracas nel 1951 
Presidente della Provincia di Belluno dal 2004 al 2009, tra il 1990 e il 2002 ha ricoperto l’incarico di Assessore e Vice-presidente, e nel 1980 e nel 1985 quella di Consigliere provinciale.
Nelle elezioni regionali del Veneto del marzo 2010 è stato eletto Consigliere Regionale.
Si occupa da anni dei temi dello sviluppo delle aree montane, impegnandosi a favore di maggiori forme di autonomia a fronte del riconoscimento delle specificità della montagna e per avere risposte adeguate nelle agende politiche e di programmazione a tutti i livelli istituzionali, locali, regionali e nazionali.
Appassionato alla problematica della tutela delle acque ha pubblicato «Il conflitto dell’acqua - il caso Piave».
Già Presidente del Centro Internazionale per la Civiltà dell’Acqua, nella sua attività professionale ha ricoperto vari incarichi nel mondo della cooperazione occupandosi in particolare del settore agricolo.
Nel 2010 ha pubblicato insieme a Marcella Morandini «Alpi regione d’Europa – da area geografica a sistema politico», segnalato al Premio ITAS e premiato nella sezione Saggistica di Leggimontagna 2012.

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