Le istituzioni di Rovereto a favore dei soggetti svantaggiati
Sostegno al lavoro e inclusione dei soggetti che il mercato del lavoro ha espulso
La regolamentazione della disciplina della materia dei lavori socialmente utili con l’utilizzo diretto in attività socialmente utili (LSU) dei lavoratori cassaintegrati o in mobilità o titolari di altro trattamento speciale di disoccupazione, è normata a livello nazionale normativa nazionale dal D.L. 468 dicembre 1997 di «Revisione della disciplina sui lavori socialmente utili a cui si sono uniformati sia la Commissione Provinciale per l’Impiego sia la giunta provinciale che ha emenato» – dal canto suo - specifiche direttive in materia approvando anche nuovi «Criteri e modalità per la realizzazione di progetti di lavori socialmente utili, nonché per la selezione dei lavoratori».
Il D.U.P. Documento Unico di Programmazione 2017-2019, adotatto con la delibera n. 205 del 20 dicembre 2016 (e in discussione entro gennaio in Consiglio Comunale di Rovereto) prevede alla Linea Programmatica 3, uno speciale obiettivo operativo: ovvero la promozione dell’inclusione lavorativa di soggetti deboli o svantaggiati a supporto dell’attività comunale, attraverso lavoratori in mobilità o in cassa integrazione.
La valenza sia organizzativa che economico-sociale della possibilità offerta dalle norme in vigore richiede la definizione di linee-guida a cui sta già lavorando il Servizio Organizzazione e risorse umane d’intesa con il Servizio Politiche sociali e con il Servizio Sviluppo economico e statistica.
Il direttore generale Mauro Amadori definirà nelle prossime settimane con la dirigente del Servizio Svilippo Economico e Stastistica dr.sa Marisa Prezzi e con la dirigente dei Servizi sociali Federica Sartori lo specifico ambito di attuazione con particolare attenzione a quella fetta di disoccupati provvisti di formazione specifica e le cui competenze non vanno disperse.
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