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Donald Trump: «D'ora in poi prima l'America e gli Americani»

Il 45° presidente degli Stati Uniti ha giurato e si è insediato ufficialmente alla Casa Bianca

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Come vuole la consuetudine, gli Obama hanno accolto i Trump nella residenza presidenziale della Casa Bianca per segnare con un tè il cambio alla guida del Grande Paese.
«Che piacere vederla, – ha detto Obama. – Congratulazioni.»
Per nulla consueto invece che la moglie di Trump, Melania, abbia consegnato a Michelle un pacco dono, che portava il marchio rigorosamente americano «Tiffany».
Anche Obama, come tutti i presidenti uscenti, ha poi lasciato nello Studio Ovale una lettera per il suo successore, contenente auguri e consigli per il futuro dell'amministrazione.
In Campidoglio erano attesi anche dagli ex presidenti Jimmy Carter, Bill Clinton e George W. Bush con le rispettive consorti. Assente, George H. W. Bush, in ospedale per una polmonite.
 
A mezzogiorno, ore 18 in Italia, il giuramento nelle mani dei parlamentari americani e davanti al mondo.
Poi Trump ha tenuto un discorso memorabile davanti a una folla enorme di persone.
Il contenuto del discorso è stato coerente con le affermazioni di principio ostentate in campagna elettorale.
«Basta con i politici che si lamentano e non fanno nulla per cambiare, – ha detto ai politici davanti ai quali ha giurato. – Basta spendere miliardi per difendere gli altri. Ogni mio respiro sarà dedicato al lavoro, al benessere, alla sicurezza dei cittadini. Tornerà il lavoro e torneranno i confini.»
 
Di seguito il discorso per esteso di Donald Trump.

Gli Obama sono stati magnifici, grazie a voi Barack e Michelle. Ma questa cerimonia ha un significato molto importante. Non è solo il trasferimento da un'amministrazione a un'altra. Stiamo ridonando il potere al popolo. Per troppo tempo un gruppo ristretto di persone ha gestito il governo. La prosperità era solo per i politici, non per le imprese. L'establishment ha protetto se stesso, non le imprese. Non sono stati i trionfi della gente, c'era poco da celebrare per le famiglie che lottavano in tutti gli Usa. Da ora tutto cambia. E' il vostro momento, vi appartiene.
 
A quelli che si sono raccolti qui e a quelli che guardano da tutta America. E' il vostro Paese. Quello che importa non è quale partito controlli il governo ma se il popolo controlli il governo. Da oggi sarete di nuovo i veri legislatori. Non sarete più dimenticati. Decine di milioni di persone vogliono far parte di un movimento storico, che il mondo non aveva mai visto. Nella convinzione che una nazione esiste per servire i suoi cittadini: nel lavoro, nella scuola. Cose ragionevoli. Ma troppi dei nostri cittadini vivono intrappolati nella povertà, imprese che chiudono, l'istruzione che viene meno. E anche i crimini, le droghe che mietono vittime e ci tolgono tanto potenziale. Tutto questo finisce adesso, in questo momento.
 
I sogni appartengono a tutti. E anche il successo. Condividiamo un cuore e un destino glorioso. Questo è il giuramento che faccio a tutti gli americani. Per decenni abbiamo chiuso alle nostre imprese e non abbiamo difeso i nostri confini, spendendo all'estero miliardi di dollari per difendere gli altri mentre le nostre infrastrutture crollavano nella decadenza generale. Mentre la fiducia nel nostro Paese spariva. Le imprese se ne andavano senza pensare ai milioni di lavoratori che restavano indietro. La middle class è stata tagliata fuori dalla redistribuzione della ricchezza. Ma questo è il passato. Ora guardiamo al futuro.
 
Da oggi in poi una nuova visione governerà gli Usa. Un messaggio: l'America prima di tutto. Di ogni decisione, su commercio, fisco, esteri, dovranno beneficiare i lavoratori degli Stati Uniti. Dovremo difendere gli interessi degli Usa dalla razzia di altre imprese. Questa tutela porterà prosperità e forza e io combatterò con ogni respiro per questo obiettivo, non vi deluderò. L'America riprenderà a vincere come mai prima. Riporteremo l'occupazione e i nostri confini, torneremo a sognare. Costruiremo nuove autostrade, ponti, stazioni ferroviarie in tutta la nostra grandiosa Nazione. Porteremo le persone fuori dalla disoccupazione. Con due regole semplici: assumi americani, compra prodotti americani. Cercheremo buoni rapporti con gli altri, ma solo nell'interesse nazionale. Vogliamo essere d'esempio per tutti. Vogliamo rafforzare le alleanze e porci contro il terrorismo islamico, per sradicarlo dalla faccia della terra.
 
Al di là della politica, ci sarà una fedeltà totale al nostro Paese. E quando si apre il cuore al patriottismo non c'è spazio per il terrorismo. La Bibbia ci dice quanto è bello quando le persone vivono in armonia. Noi dobbiamo aprire le menti e agire in armonia e solidarietà. Così l'America è inarrestabile. Non c'è paura, saremo sempre protetti dalle forze dell'ordine di questo Paese. E, più importante, da Dio. Infine, dobbiamo pensare e sognare in grande. L'America vive solo se lotta. Noi non accettiamo che i politici  si lamentino senza agire per cambiare le cose. Il tempo per le parole vuote è finito. È il momento di agire. Non dobbiamo permettere a nessuno di dirci: non si può fare. Non falliremo. L'America sarà ancora ricca e prospera. Siamo all'inizio di un nuovo millennio, pronti ad aprirci ai suoi misteri. Tutta la saggezza del passato non sarà mai dimenticata, a prescindere dal colore della nostra pelle. Godiamo tutti delle stesse libertà e guardiamo tutti alla nostra bandiera.
 
Agli americani di tutte le città, vicine e lontane, piccole e grandi, da oceano a oceano: non verrete più ignorati. le vostre voci e le vostre speranze, i sogni e le aspettative definiranno il sogno americano e ci guideranno in questo percorso. Renderemo questo Paese prospero, sicuro, grande, grandioso.
Dio benedica voi e gli Stati Uniti d'America.
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