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«Garda by Bike» nella rete nazionale: l'ok del Ministro Delrio

Gilmozzi: «Apprezzato lo studio di fattibilità, un grosso passo avanti»

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Ulteriore passo avanti oggi per il progetto di «Garda by Bike», il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio si è infatti assunto l'impegno di inserire l'anello ciclabile del Garda nel sistema nazionale delle ciclovie turistiche.
Il progetto è stato presentato questa mattina a Roma nella sede del Dicastero dalle tre Regioni coinvolte e rappresentate da Mauro Gilmozzi, assessore alle infrastrutture e all'ambiente della Provincia autonoma di Trento, Mauro Parolini, assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia e Elisa De Berti, assessore ai lavori pubblici, infrastrutture e trasporti della Regione Veneto.
Al ministro è stato presentato il progetto preliminare predisposto dal gruppo di lavoro composto da tecnici delle tre amministrazioni e coordinato dall’ingegner Raffaele De Col della Provincia di Trento.

Il ministro ha confermato «un preciso impegno ad assegnare all’opera nuove risorse statali, tra quelle previste per le ciclovie nella legge di stabilità 2017»: risorse che si affiancheranno a quelle che Regioni, enti locali e territorio saranno in grado di mobilitare al fine di completare l’anello.
«Lo studio di fattibilità è stato molto apprezzato dal ministro e si è deciso di proseguire con determinazione su questa strada – ha spiegato l’assessore Mauro Gilmozzi – i passi successivi ora sono la determinazione dei livelli di finanziamento e del cronoprogramma di progettazione delle opere.
«Confidiamo che dopo la firma del protocollo si possa passare in tempi rapidi alla parte esecutiva vista l’importanza del percorso che è stato inserito nelle opere strategiche nazionali.»
 

 
Il progetto Garda by Bike consiste nel completamento dei percorsi ciclabili e ciclopedonali esistenti sulle sponde del Lago di Garda, che determinerà un percorso unitario di oltre 140 km, unico in Europa, collegato con la Ciclovia del SOLE e la Ciclovia VENTO (dorsale cicloturistica del Po) e quindi con la prospettiva concreta a breve termine di offrire una rete di lunga percorrenza a scala nazionale di oltre mille chilometri.
Per la realizzazione del progetto, Regione Lombardia, Regione Veneto e Provincia autonoma di Trento hanno costituito a giugno 2016, un gruppo di lavoro, composto da tecnici delle tre amministrazioni e coordinato dall’ingegner Raffaele De Col della Provincia di Trento, che hanno completato lo studio tecnico di fattibilità.
Lo studio è stato sottoposto oggi al ministro Delrio che ha apprezzato l’anello ciclabile del Garda e ha riconosciuto «l’interesse nazionale e l’importanza strategica del circuito per le caratteristiche di mobilità dolce, la valenza turistica internazionale e la ricaduta economica sul territorio».
 
Il progetto è stato inserito nel sistema delle reti delle ciclovie turistiche del sistema nazionale. Nelle prossime settimane ci saranno incontri tecnici per arrivare al più presto alla firma di un protocollo di intesa che consenta di definire i compiti dei firmatari e far partire i primi cantieri finanziabili.
Per quanto concerne il territorio della Provincia di Trento, i tratti di ciclabile da realizzare, sono sostanzialmente due ovvero quello occidentale, che si connette con il realizzando tratto di Limone del Garda (già finanziato con i fondi ODI per € 7.640.480), dal confine con la Lombardia all’ingresso di Riva del Garda che corre in parallelo alla SS 45bis «Gardesana Occidentale» dello sviluppo di circa 5,3 km.
Quello orientale, che si connette al tratto Malcesine-Brenzone (già finanziato con i fondi ODI per € 17.354.200), dal confine con il Veneto all’ingresso di Torbole che corre in parallelo alla SS 289 «Gardesana Orientale» di analogo sviluppo di circa 5,3 km.

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