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Domenica 12 febbraio al San Marco di Trento il 5° spettacolo

Con «La famiglia dell'antiquario» la Co.F.As. mette Carlo Goldoni nella «Vetrina del Teatro Co.F.As.»

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«La famiglia dell'antiquario (ovvero la suocera e la nuora)» è una commedia che Carlo Goldoni scrisse nel 1749. Fu la sesta delle sedici nuove commedie promesse dal drammaturgo veneziano all'impresario Girolamo Medebach per l'anno successivo.
Di questo gruppo di opere fanno parte alcuni dei suoi maggiori capolavori quali Il bugiardo, La bottega del caffè (in scena in questi giorni a Trento al Teatro Sociale) e La locandiera.
 
L'azione scenica ci porta nella casa del Conte Anselmo Terrazzani (Jacopo Roccabruna) dove si vive aria di tempesta!
Ed è proprio lui a dare il cattivo esempio all'intera famiglia, preso com’è dalla passione per le antichità.
Ha l’aspirazione di allestire un museo di fama europea, ma si lascia gabbare acquistando ogni bagatella che gli viene offerta, sperperando così il patrimonio famigliare.
Al suo fianco la moglie, Contessa Isabella (Adriana Modena), che con il pugno di ferro e i nervi fragili, pretende di governare tutti, marito compreso. Il delicato equilibrio di coppia viene però annientato dall’arrivo di Doralice (Laura Piffer), figlia del mercante Pantalone (Michele Dellagiacoma) che, accompagnata da ventimila scudi di dote, sposa il figlio del Conte Anselmo, e cocco di mamma, Giacinto (Tiziano Bertè). Si potrebbe dire che a questo punto i conti son salvi; ma i Conti no.
Nella famiglia si scatenano gli sperperi e le liti: Anselmo spende e spande, aiutato a farsi truffare dal “fidato” servo Brighella (Daria Ricci) e dal suo amico e sodale Arlecchino (Juri Bellotti).
 
Intanto Isabella, la suocera che non si vuol sentir chiamare vecchia, e Doralice, la nuora arrampicatrice sociale, competono per il controllo sulla servitù. Complici anche le cameriere Colombina (Giulia Tomasoni) e Susanna (Raffaella Baccini) ed alcuni personaggi che frequentano la casa del Conte - il Cavaliere del Bosco (Ivan Igor Pedrollo), l'anziano amico della contessa dottor Anselmi (Nicola Morandi) e l'antiquario Pancrazio (Gianpaolo Manica) - la commedia si aggroviglia in un crescendo di colpi bassi ed ossessioni, alternando scene burlesche a dialoghi sferzanti, fino al classico “lieto fine”, che forse non sarà però tanto lieto.
 
La regia dello spettacolo, allestito in collaborazione con l'Associazione teatrale Alense di Ala è stata curata da Bruno Vanzo.
Domenica 12 febbraio al Teatro San Marco di Trento il sipario si alzerà su «La famiglia dell'antiquario» alle ore 16.00.

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