Home | Interno | Parità di Genere | Progetto «Le Formichine»: sviluppare le competenze manageriali

Progetto «Le Formichine»: sviluppare le competenze manageriali

Alla Fondazione Caritro la firma del nuovo accordo per lo sviluppo del progetto che dal 2007 sostiene l'inserimento lavorativo di donne in difficoltà

image

>
L'accordo sottoscritto oggi tra i partner Fondazione Caritro, Comune di Rovereto, Fondazione Famiglia Materna e Cooperativa Sociale Punto d'Approdo prevede l'avvio di un percorso di affiancamento personalizzato per il management della cooperativa Punto d'Approdo e della Fondazione Famiglia Materna con il supporto di un manager esperto.
Questo tutoraggio, svolto dal dott. Gianni Tecilla, intende supportare lo sviluppo di metodologie, competenze e dinamiche di networking per favorire l'autosostenibilità economica e finanziaria.
Il progetto «Le Formichine» è un'esperienza ormai riconosciuta anche al di fuori del Trentino. Il modello che propone si basa su una forte rete territoriale e su una sempre maggiore autonomia, che oggi vuole crescere ancora attraverso lo sviluppo di competenze manageriali in grado di rendere questa iniziativa sempre più indipendente a livello economico.
 
Avviato nel 2007 a Rovereto nell'ambito del D.E.S. - Distretto di Economia Solidale, il progetto «Le Formichine» è frutto della positiva collaborazione tra attori pubblici e privati, cittadini ed enti di categoria.
Si compone di diversi ambiti che comprendono un centro occupazionale, laboratori per l'acquisizione dei prerequisiti lavorativi e un programma di inserimenti lavorativi protetti e retribuiti in azienda denominato «Donne all'opera».
Le attività sono varie a spaziano dall'artigianato alla stireria, dalla preparazione di alimenti d'asporto al servizio di bar-ristorazione nel Ristorante «Le Formichine», aperto al pubblico a Rovereto in via della Gora.
 

 
Ciò che rende questo progetto così efficace e apprezzato da chi vi prende parte è la valorizzazione delle competenze delle donne e il loro coinvolgimento in percorsi di tirocinio in grado di prepararle gradualmente all'ingresso nel mondo del lavoro.
I dati testimoniano la bontà dell'iniziativa con 126 progetti di reinserimento lavorativo attivati solo nel 2015 e una percentuale dell'80% di persone che, ad un anno dal termine del percorso con «Le Formichine», trovano un impiego.
Un altro punto che distingue questa realtà è la sua sostenibilità.
Il contributo pubblico è pari a circa il 25% del totale grazie al coinvolgimento di enti privati e alle attività svolte dalle persone coinvolte.
Risultati che testimoniano il buon funzionamento di questo modello e che hanno spronato la condivisione tra i partner di un nuovo passo in avanti per «Le Formichine».
 
L’iniziativa è stata presentata nel corso di una conferenza stampa ospitata dalla sede della Fondazione Caritro di Rovereto.
L’incontro è stato introdotto dal Vicepresidente della Fondazione Caritro Claudio Cainelli che ha sottolineato come il progetto Le Formichine sia riuscito a integrarsi nel tessuto economico e sociale e sia riconosciuto per l’alto valore che è in grado di offrire al territorio in cui opera.
«L'intento dell'accordo – ha spiegato Cainelli – è duplice e riguarda da un lato lo sviluppo di un progetto ritenuto strategico per la comunità, dall'altro la creazione di un modello di welfare sostenibile che possa essere un riferimento anche per altre esperienze attuate sul territorio.
«Per Fondazione Caritro si tratta di un intervento sperimentale e nuovo che innova le regole del mero contributo poiché si concentra ad affiancare agli operatori un esperto manageriale per migliorare la sostenibilità dell’intero progetto.»
 

 
La parola è poi passata a Mauro Previdi, assessore alle Politiche sociali del Comune di Rovereto. Il Comune si impegna, con il presente accordo, a spronare l'adozione di strumenti condivisi per la rendicontazione e la valutazione dell'impatto sociale ed economico delle azioni intraprese.
L’assessore Previdi ha sottolineato l’importanza di un approccio che punti alla sostenibilità dei progetti a carattere sociale in un momento di contrazione delle risorse pubbliche.
«Questo percorso è un modo per trovare modalità innovative e nuovi strumenti per il welfare, dare vita ad un nuovo modello che garantisca maggiore indipendenza economica e creatività in questo settore.»
 
La Vicepresidente della Cooperativa Punto d’Approdo Luisa Sartori ha ricordato l’importanza del progetto Le Formichine in termini di welfare generativo, «un approccio in grado di restituire valore alla comunità e a chi vi prende parte e che è di grande stimolo per la progettazione futura».
 
Il Presidente della Fondazione Famiglia Materna Antonio Planchensteiner ha messo in evidenza a tal proposito l’effetto leva generato dal progetto Le Formichine.
«Per ogni euro di contributo pubblico destinato al progetto la ricaduta è di quasi 7 euro per la comunità. Un risultato importante che trova la sua origine nella grande vitalità di chi vi opera.»
Nel corso della conferenza stampa è stato ricordato Giuseppe Piamarta, scomparso un anno fa, uno degli ideatori e promotori del progetto «Le Formichine».

Condividi con: Post on Facebook Facebook Twitter Twitter

Subscribe to comments feed Commenti (0 inviato)

totale: | visualizzati:

Invia il tuo commento comment

Inserisci il codice che vedi sull' immagine:

  • Invia ad un amico Invia ad un amico
  • print Versione stampabile
  • Plain text Versione solo testo

Pensieri, parole, arte

di Daniela Larentis

Parliamone

di Nadia Clementi

Musica e spettacoli

di Sandra Matuella

Psiche e dintorni

di Giuseppe Maiolo

Da una foto una storia

di Maurizio Panizza

Letteratura di genere

di Luciana Grillo

Scenari

di Daniele Bornancin

Dialetto e Tradizione

di Cornelio Galas

Orto e giardino

di Davide Brugna

Gourmet

di Giuseppe Casagrande

Cartoline

di Bruno Lucchi

L'Autonomia ieri e oggi

di Mauro Marcantoni

I miei cammini

di Elena Casagrande