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«Donne e guerre»: convegno al Grand Hotel Trento il 17 febbraio

Nell'ambito della mostra di Franco Murer, si parlerà del ruolo delle donne nei conflitti passati e presenti


 
«Donne e guerre» è il titolo del convegno promosso dall'Assessorato provinciale all'università e ricerca, politiche giovanili, pari opportunità e cooperazione allo sviluppo presso il Grand Hotel Trento, venerdì 17 febbraio a partire dalle 16.
L'iniziativa è inserita in un ciclo di appuntamenti sull'universo femminile in relazione ai conflitti, proposti al territorio trentino in collaborazione con la rete delle biblioteche.
Una tappa del percorso prevede l’approfondimento del ruolo femminile dentro i conflitti dell’ultimo secolo e di oggi.
Saranno protagoniste dell’incontro: Fiorenza Taricone dell’Università di Cassino, storica; Stefania Bonaldi, esperta nell’ambito militare; Roberta Biagiarelli, documentarista dei Balcani; Cecilia Nubola, di Fbk; Patrizia Marchesoni, Fondazione Museo Storico; Nibras Bregheiche, Associazione Islamica; Beatrice Taddei Saltini, Atlante delle guerre; nonché alcune testimoni in fuga dalle guerre odierne.
 
Nell’ambito del percorso rientra anche la mostra di Franco Murer «Il coraggio e la forza delle donne anche in guerra», organizzata con Inner Wheel Club di Trento - Castello, visitabile ad ingresso libero presso il Grand Hotel Trentino fino al 31 marzo, mentre fino al 19 febbraio al piano terra del palazzo della Regione, in piazza Dante, sono visibili Le porte della Grande Guerra, opere di Murer.
«Non ebbero mai una ribalta, se non in casi eccezionali, ma furono presenti ovunque, – sono le parole dell'assessora Sara Ferrari. – Con i popoli d’Europa e del mondo in guerra, le donne si sostituirono ai loro mariti nel lavoro quotidiano, come anche nelle campagne e nelle fabbriche, assunsero l’intero peso del mantenimento della famiglia, di figli e anziani non più autosufficienti.
«Subirono le violenze degli eserciti invasori e quelle che fuggirono profughe furono costrette a tirare fuori tutto il loro coraggio per ricostruire una famiglia e una comunità lontano da casa. In qualità di crocerossine furono l’ultima espressione di umanità che accolse in scenari disumani soldati moribondi straziati e mutilati dalla violenza delle battaglie.
«In mancanza di risorse umane maschili furono militarizzate e divennero soldatesse, portatrici di materiali fino alle postazioni avanzate, – prosegue l'assessora. – Furono anche partigiane: parte integrante e irrinunciabile di una società che voleva ricominciare a vivere con equità, democrazia e giustizia. Pochi furono i riconoscimenti che hanno ricevuto e sicuramente non saranno mai sufficiente espressione di tutto ciò che esse fecero in tempo di guerra.»
 
Il convegno di venerdì 17 febbraio al Grand Hotel Trento sarà aperto alle 16 dall'assessora Sara Ferrari e dalla presidente dell'Inner Wheel Loredana Bettonte.
Il primo intervento sarà quello di Fiorenza Taricone, dell'Università di Cassino, che parlerà di «Donne e guerra. Dire, fare subire».
Quindi Stefania Bonaldi, esperta in questioni di genere, con particolare attenzione all’ambito militare, interverrà su «Le donne e la guerra secondo la prospettiva di genere».
A seguire Cecilia Nubola, dell'Istituto storico italogermanico - Fondazione Bruno Kessler, interverrà su «Donne in armi durante la seconda guerra mondiale», mentre Patrizia Marchesoni, della Fondazione Museo storico del Trentino, sposterà il focus sul Primo conflitto mondiale con «Le donne trentine e la Grande Guerra».
 
Seguirà l'intervento di Roberta Biagiarelli, attrice, autrice, documentarista, progettista teatrale, che parlerà di «Balcani: Figlie dell'epoca, donne di pace in tempo di guerra», quindi la comunicazione «Le donne e la guerra in Siria», di Nibras Bregheiche della Comunità Islamica di Trento, Associazione Insieme per la Siria Libera, Associazione Islamica Italiana degli Imam e delle Guide Religiose, infine Beatrice Taddei Saltini, dell'Atlante delle guerre e dei conflitti nel mondo parlerà di «Donne e guerra oggi: vittime, carnefici e bersagli».
In chiusura, alle 18, alcune testimonianze di donne fuggite dai conflitti attualmente in corso. A moderare il convegno sarà Giampaolo Pedrotti, capo ufficio stampa della Provincia autonoma di Trento.
La cittadinanza è invitata.

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