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Basket: «School Day», grande entusiasmo per Craft e Marble

Nel giorno di riposo il playmaker aquilotto ha giocato a basket e dialogato in inglese con i ragazzi dell'Istituto Agrario di San Michele

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Approfittando della giornata di riposo concessa da coach Maurizio Buscaglia a buona parte del roster bianconero dopo il viaggio di rientro dalla Sicilia, dove domenica la Dolomiti Energia ha ottenuto la quarta vittoria consecutiva contro Capo d'Orlando, oggi alcuni giocatori aquilotti si sono messi a disposizione dello staff di Trentino Basketball Academy per partecipare alle tante attività programmate nell'ambito del primo «School Day» organizzato da Aquila Basket, che ha visto coinvolti oltre cento studenti iscritti a diversi istituti superiori della provincia di Trento.
La giornata dei giocatori aquilotti nelle scuole trentine è stata aperta da Aaron Craft, recatosi a San Michele all'Adige per una mattinata di basket e dialogo in lingua inglese con due classi dell'Istituto Agrario. 
 
Gli studenti, tifosi scatenati del playmaker aquilotto, hanno potuto apprezzarne a pieno la grande semplicità e disponibilità, facendosi raccontare da Aaron diversi aneddoti legati alle sue passioni, alla sua vita al college e alle sue esperienze dentro e fuori dal campo di gioco.
Nel pomeriggio, mentre i cinque ragazzi del Liceo Galilei impegnati nel percorso di alternanza scuola lavoro  erano, come ogni martedì pomeriggio, al lavoro presso il quartier generale di Aquila Basket in piazzetta Lunelli, Devyn Marble ha invece fatto visita agli studenti del Centro di Formazione Sandro Pertini di Trento.
Dopo aver trasmesso sul campo qualche primo rudimento alla conoscenza della pallacanestro grazie al contributo degli allenatori di Trentino Basketball Academy, l'ex Orlando Magic ha parlato a lungo con gli oltre  cinquanta ragazzi intervenuti, approfondendo quanto importanti siano perseveranza e spirito di sacrificio per poter ottenere i propri obiettivi.
 
«A scuola non ero un granché, sono sincero, – ha confidato Devyn. – Ma il rischio di vedermi portata via per motivi scolastici la pallacanestro, che era la mia grande passione, mi ha motivato a studiare e impegnarmi nonostante tutto, arrivando così non solo alla laurea, ma anche a scoprire un notevole interesse per gli studi in economia aziendale e in business sportivo, che credo rappresenteranno il mio futuro dopo che avrò smesso di giocare.
«Cercate la vostra passione, e fate tutti i sacrifici necessari per coltivarla. E soprattutto non lasciate che gli altri vi dicano dove potete o non potete arrivare. Se volete qualcosa, impegnatevi, non mollate e andate a prendervelo.»

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