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La trentina Laura Pirovano sul tetto del mondo

Vince il titolo mondiale juniores di gigante sulla pista svedese di Aare

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Laura Pirovano è la nuova campionessa del mondo di gigante.
La 19enne trentina delle Fiamme Gialle, seconda a metà gara sulla pista svedese di Aare, ha finalizzato in una seconda manche complicata nel migliore dei modi, diventando l'ottava azzurra della storia a conquistare il titolo juniores nella disciplina e assicurandosi un posto per le Finali di Aspen della prossima settimana.
Per soli 13 centesimi, prende la medaglia d'argento l'austriaca katharina Liensberger, mentre terza è Chiara Mair, nettamente staccata.
Non hanno terminato la seconda manche la norvegese Lysdhal, la tedesca Hilzinger e l'altra tedesca Rispler, rispettivamente prima, terza e quarta a metà gara.
 
Un risultato davvero straordinario per la talentuosa sciatrice di Spiazzo Rendena, cresciuta con lo Sci club Agonistica Val Rendena, per poi approdare al Comitato Trentino, quindi alle Fiamme Gialle e alla nazionale italiana già da aspirante.
Laura Pirovano, si inserisce così nella corta lista delle medaglie d'oro italiane della storia che vede nella disciplina i successi di: Claudia Giordani nel '73, Deborah Compagnoni nell'87, Sabina Panzanini nel '91, Karen Putzer per due volte nel '96 e nel '97, Nadia Fanchini nel 2005 e Marta Bassino nel 2014.
Pirovano veniva da un nono posto nel gigante dei Mondiali dello scorso anno a Sochi, e la vittoria di quest'anno conferma la sua netta crescita agonistica, che l'ha già portata a debuttare in Coppa del Mondo. Il suo palmarès si completa con sei podi già conquistati in Coppa Europa, tra cui due vittorie: una in discesa e una in gigante, per un'atleta che può essere competitiva in più specialità.
 
«C'è stato un momento – racconta Laura – in cui ho rivissuto la stessa situazione dello scorso anno: anche lì ero seconda dopo la prima manche e poi era andata a finire male. Questa volta mi sono detta che non avrei dovuto ripetere lo scorso anno. Sono partita serena, pensando a sciare. Sono maturata? Può darsi.
«La neve era abbastanza difficile, non si vedeva molto, ma le condizioni erano uguali per tutte. E alla fine è andata molto meglio dell'anno scorso. Sono felicissima. Ora mi aspettano le Finali di Coppa del mondo.
«In realtà sono entrata in squadra per lo slalom, poi ho rischiato di fare il posto fisso in gigante. In carriera ho vinto in gigante e in discesa... per dire la verità non so bene in quale disciplina sono più portata. Io cerco di far bene tutte le gare e poi si vedrà.»
«La dedica è per mio fratello Giorgio, di sei anni più grande di me, che è il mio mentore e mi è sempre stato vicino anche nei momenti in cui facevo più fatica. Lui è guida alpina in Trentino e allenatore di sci e siamo molto affezionati.»

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