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Addio a Chuck Berry, padre del Rock and roll. Aveva 90 anni

Ha avuto un sacco di guai con la giustizia, ma alla fine sarà ricordato solo per la sua chitarra, la Gibson ES-335 cherry red


 
Charles Edward Anderson «Chuck» Berry era nato a Saint Louis il 18 ottobre 1926.
Considerato uno dei padri del rock, oltre a essere stato uno dei primi miti del rock and roll, le sue canzoni furono tra le prime ad avere la chitarra come strumento principale.
Berry, autore e interprete delle sue canzoni, è stato anche il primo, utilizzando sempre toni semplici e ironici, a inserire nei suoi testi tematiche riguardanti gli adolescenti e la rivolta che stava interessando loro in quegli anni, quando i giovani cominciarono a ribellarsi agli ideali degli adulti quali la famiglia, il lavoro e la morale.
Citato come fonte di ispirazione da più generazioni di chitarristi di diversi stili, la rivista Rolling Stone lo ha inserito al quinto posto nella lista dei 100 migliori artisti e al settimo in quella dei 100 migliori chitarristi.
A Chuck Berry è attribuita anche la cosiddetta «Duck Walk» (o passo dell'anatra), caratteristica camminata eseguita mentre suona la chitarra e diventata suo tratto caratteristico.
 
La sua carriera esplode nel 1955, quando incide Maybellene, riadattamento di una sua vecchia composizione, Ida Red, frutto di quella magica commistione rhythm 'n' blues-country che costituisce la ricetta ideale per il prodotto finale, il rock 'n' roll.
Il successo è straordinario, ben oltre le aspettative e a questo ne seguiranno tanti altri: Roll Over Beethoven, Thirty Days, You Can't Catch Me, School Day, Johnny B. Goode, Rock and Roll Music.
È stato inserito nella classifica dei «100 migliori artisti di sempre» secondo la rivista Rolling Stone, aggiudicandosi il quinto posto.
 
Alla fine degli anni cinquanta, Berry era ormai un artista di ampio e consolidato successo internazionale.
Ma nel dicembre 1959 fu improvvisamente arrestato per avere avuto rapporti sessuali con una ragazzina quattordicenne che lavorava in un locale di sua proprietà.
Ritenuto colpevole, venne condannato a scontare cinque anni in prigione e a una multa di 5.000 dollari.
Berry si appellò definendo la sentenza ingiusta e razzista e in un secondo processo nel 1961 ottenne una riduzione di pena a tre anni di reclusione. E presto la sua popolarità cominciò a calare a causa dell'arresto, e le sue vicende giudiziarie incisero non poco sulla vendita dei suoi dischi.
 
Quando Berry uscì di prigione nel 1963, riuscì a tornare nel giro del music business grazie all'interessamento che verso di lui stavano dimostrando i gruppi della cosiddetta British invasion come i Beatles e i Rolling Stones, che avevano in repertorio molte cover di suoi brani, o come i Beach Boys che avevano basato il loro successo del 1963 «Surfin' USA» sulla sua Sweet Little Sixteen; la reinterpretazione (non autorizzata) dei Beach Boys fu riconosciuta come plagio solo molti anni dopo con una multa di 1 milione di dollari a danno del gruppo.
Tra il 1964 e il 1965 Berry pubblicò otto singoli, compresi No Particular Place to Go, You Never Can Tell, e Nadine che riscossero un buon successo commerciale, anche se erano in prevalenza «riscritture» di suoi vecchi pezzi come School Days.
Dal 1966 al 1969 Berry pubblicò cinque album per la Mercury Records, incluso il suo primo disco dal vivo Live at Fillmore Auditorium, ma i dischi non ebbero dalla critica e dal pubblico il riscontro di un tempo.
 
Durante gli anni settanta, Berry fece molti concerti durante i quali riproponeva principalmente i suoi vecchi successi degli anni cinquanta. Su richiesta del presidente Jimmy Carter, Chuck Berry fu chiamato ad esibirsi anche alla Casa Bianca il 1º giugno 1979.
Poco tempo dopo, Berry ebbe ancora problemi con la giustizia, venne infatti accusato di evasione fiscale per non avere pagato le tasse inerenti ai suoi compensi per i concerti.
Avendo già due precedenti penali alle spalle, Berry si dichiarò colpevole di evasione fiscale e nel 1979 venne condannato a quattro mesi di prigione e a 1.000 ore di servizio civile; da scontarsi facendo concerti benefici.
 
Berry continuò a suonare dai 70 ai 100 concerti all'anno per tutti gli anni ottanta.
A fine anni ottanta Berry comprò un ristorante a Wentzville, Missouri, il «The Southern Air», e nel 1990 venne accusato da molte donne di aver installato una videocamera nei bagni delle signore per spiarle a loro insaputa.
Berry si difese dichiarando che la telecamera era stata installata per controllare una sua dipendente sospettata di rubare nel ristorante. Nonostante la sua colpevolezza non venne mai accertata in tribunale, Berry optò per un risarcimento collettivo in via privata a 59 donne che gli avevano fatto causa.
Il biografo ufficiale di Berry, Bruce Pegg, ha stimato che il risarcimento sia costato a Berry non meno di 1 milione di dollari più le spese legali.
In aggiunta, una perquisizione effettuata dalla polizia nella residenza di Berry, svelò l'esistenza di numerosi nastri video contenenti immagini di donne che utilizzavano il bagno del locale e una di queste risultò essere minorenne.
Durante la perquisizione furono trovati anche 62 grammi di marijuana.
Per evitare eventuali accuse di pedofilia, Berry si dichiarò colpevole di possesso di marijuana e patteggiò la pena. Venne condannato a sei mesi di prigione (sentenza poi sospesa), due anni di libertà vigilata, e a una multa di 5.000 dollari da donarsi all'ospedale locale.
Berry ha continuato ad esibirsi per tutti gli anni 2000 costantemente facendo anche diversi tour
 
Da tempo in declino fisico, Berry si è spento il 18 marzo 2017 all'età di 90 anni, nella sua residenza a Saint Charles in Missouri.
 
Si ringrazia Wikipedia dalla quale abbiamo attinto notizie e foto.

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