Trento, arrestato pensionato che aveva abusato di una 15enne
Aggravante penoso il fatto che la giovanissima avesse «difficoltà di apprendimento»
L’ordinanza di custodia cautelare in carcere, richiesta dal P.M. Davide Ognibene ed emessa dal G.I.P. di Trento La Ganga, è stata eseguita dagli investigatori del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Trento, all’alba di ieri.
Il pensionato è responsabile di violenza sessuale aggravata, nei confronti di una giovanissima con «difficoltà di apprendimento».
I fatti risalgono al mese di settembre dello scorso anno, quando un uomo in gita nei pressi del lago di Levico Terme, a passeggio in un parco limitrofo, aveva avvicinato la giovane utilizzando, come esca, un tenero cagnolino di minuscola taglia, riuscendo così a carpirne la fiducia ed instaurando con la stessa, fin da subito, un legame confidenziale.
Grazie alla presenza di quel cucciolo, il «malintenzionato» riusciva poi ad appartarsi con la ragazzina su una panchina tra gli alberi per creare un momento di intimità e, nella riservatezza del luogo, compiere atti sessuali sulla stessa.
Dopo il primo incontro, il pensionato iniziava a perseguitarla, attraverso centinaia di telefonate ed innumerevoli messaggi SMS (circa 1.400) avvicinandosi sempre più alla ragazzina.
Gli investigatori della Postale hanno estrapolato frasi del tipo «amore mi manchi», «fatti sentire» e «ti aspetto», e verificato che l’uomo aveva inviato numerosi doni alla minore, quali biancheria intima, bigiotteria e ricariche telefoniche, segnale di un rapporto deviato tra i due, una vera e propria sudditanza psicologica e la falsa convinzione da parte della fragile vittima, di essere amata.
Grazie agli ulteriori riscontri, la Polpost di Trento ha potuto ricostruire un secondo incontro avvenuto tra il pensionato e la giovanissima nello stesso mese di settembre e sempre sulle rive del lago, laddove l’indagato si era appartato con la 15enne, in una zona riservata e fuori della vista dei passanti.
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