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Fiat Chrysler ad Amatrice: meglio essere copiati che copiare

Dal commissario Errani e dal sindaco Pirozzi chiarimenti al governatore Rossi sul nuovo progetto: c’è un futuro per la scuola trentina

Alla fine c’è stato bisogno delle rassicurazioni del sindaco di Amatrice sulle scuole che il Trentino aveva realizzato in tempo di record per consentire agli studenti di cominciare la scuola come tutti gli altri ragazzi d'Italia. 
Scuole bellissime che, per essere modulari e prefabbricate, hanno tutte le caratteristiche che si possono chiedere a un ambiente scolastico.

Ora, comprendiamo perfettamente che Fiat Chrysler abbia fatto un’offerta «che non si può rifiutare». Certamente le scuole definitive valgono mille volte di più delle nostre che sono provvisorie.
Insomma, adesso siamo più tranquilli: non verranno buttate via… 

Quello che ci domandiamo però è come sia possibile che, con tutto quello che c’è da ricostruire in quelle zone terremotate, Fiat Chrysler abbia deciso proprio di sostituire le scuole costruite dai volontari trentini e con i soldi della Provincia autonoma di Trento.
Certamente un complesso scolastico che porta il nome imperituro dello sponsor vale di più di altre costruzioni civili. 
Ma, comunque la si voglia vedere, si tratta di un atto di arroganza compiuto da un potentato che ha voluto a tutti i costi sostituirsi a noi.

Niente di male, dato che la carità non deve essere «pelosa» come quella di Donna Prassede nei Promessi sposi. Il nostro dovere lo abbiamo fatto e in tempi miracolosi. È quanto basta per essere soddisfatti comunque. 

Le vedremo sorgere altrove. E possiamo stare certi che un’altra multinazionale che produce automobili (Volkswagen? Peugeot-Opel?) non avrà la stessa generosità di FCA di costruirne altre né lì né altrove: non verranno più spostate ma solo demolite quando non serviranno più.
E in tutti i casi, come dicevamo ai tempi della scuola, è meglio essere copiati che copiare: vuol dire che abbiamo qualcosa da insegnare.


 
Sono arrivate alcune garanzie sul futuro della scuola costruita ad Amatrice dal Trentino.
A comunicarlo è stato stamane il governatore Ugo Rossi, al termine della consueta conferenza stampa di Giunta.
Il presidente si è sentito, infatti, in queste ore, da un lato con il commissario Vasco Errani, dall'altro con il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi.
«Comprendo che, a fronte dell'offerta di Fiat Chrysler Automobiles, il primo cittadino non intenda rinunciare a una scuola nuova, in muratura che possa anche attrarre altri studenti – sono state la parole del governatore Rossi, – quello che però volevamo capire, a fronte di alcune preoccupazioni che erano emerse, era come questo progetto si sarebbe sviluppato ed assicurarci che non ci sarebbe stata una corsa alla demolizione, prima che i lavori del nuovo plesso scolastico si fossero conclusi.
«E questo anche per tutelare il lavoro dei volontari trentini che hanno consegnato a bambini e genitori una scuola costruita in tempi record per l'apertura dell'anno scolastico.»
 
Assicurazioni che ci sono state.
«Sia il governatore Errani che il sindaco Pirozzi mi hanno spiegato che i lavori sostenuti da FCA inizieranno a giugno in un'area attigua e si dovrebbero chiudere a settembre - prosegue il presidente Rossi.
«La scuola costruita dal Trentino rimarrà comunque in piedi fino al termine dei lavori, successivamente siamo già d'accordo che faremo una valutazione con il sindaco sul territorio di Amatrice per individuare eventuali necessità, altrimenti con il commissario Errani troveremo un'altra area dove spostare i moduli.
«Mi riservo comunque di fare una visita sul posto, per capire come il cantiere andrà avanti, perché credo che sia giusto che il Trentino mantenga questo legame fatto non solo di opere e lavori, ma anche di umanità.»
 
Il presidente Ugo Rossi ha quindi ricordato il recente incontro, avvenuto a Rovereto nell'ambito del Festival Educa, con la dirigente scolastica dell'Istituto omnicomprensivo di Amatrice Maria Rita Pitoni, che ha rivolto parole di ringraziamento al Trentino perché è stato grazie alla scuola che il paese è ripartito.
«La dirigente Pitoni – ha aggiunto Rossi – è in contatto con il Dipartimento provinciale della Conoscenza perché, per il loro Liceo, vorrebbero mutuare la nostra esperienza del Liceo scientifico sportivo; abbiamo assicurato che forniremo tutto il nostro know how e il supporto necessario, anche tramite il Ministero.»
Il sindaco Pirozzi ha poi chiesto al governatore di far arrivare a tutti i volontari trentini il ringraziamento di Amatrice.
«Il primo cittadino mi ha assicurato che quanto abbiamo fatto non sarà dimenticato, ci saranno anche dei segni concreti che ricorderanno l'intervento dei trentini.
«Al suo ringraziamento vorrei aggiungere il mio personale e di tutta la Giunta provinciale: grazie davvero a tutti coloro che hanno collaborato e hanno messo cuore, braccio e mente per costruire una cosa bella con senso di solidarietà.»
 
Infine il governatore Rossi e l'assessore alle infrastrutture e ambiente Mauro Gilmozzi hanno ricordato l'impegno del Trentino a Camerino, per la costruzione di uno studentato.
«Abbiamo da poco concluso le indagini idrogeologiche nell'area dove sorgerà il nuovo studentato – ha chiarito l'assessore Gilmozzi, – il progetto ormai è pronto e si compone di nove moduli in legno. I lavori saranno realizzati da imprese locali e con una gara che verrà condotta da Trentino e Alto Adige.»
Il progetto, infatti, vede il contributo delle due Province autonome, ma anche del Tirolo, che partecipa nell'ambito dell'Euregio, nonché di una parte del Fondo di solidarietà, al quale hanno contribuito lavoratori, datori di lavoro, cittadini, associazioni, enti, sindacati e aziende.
«Il progetto per lo studentato di Camerino prevede un importo di circa 8,8 milioni di euro – prosegue Gilmozzi – siamo già pronti per procedere con il bando di gara, il nostro obiettivo è concludere i lavori entro il 2017.
Camerino, in provincia di Macerata, è una città strettamente legata all'Università, ma attualmente circa la metà delle abitazioni sono inagibili, per questo si tratta di un progetto davvero essenziale.»

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