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Domenica di voto in Francia per l'elezione del Presidente

I sondaggi danno Emmanuel Macron al 24%, Marine Le Pen al 22%, François Fillon al 20% e Jean-Luc Mélenchon al 19%

Domenica si vota in Francia per eleggere il presidente della Repubblica.
Fino a qualche mese fa l’evento poteva essere considerato di ordinaria amministrazione, oggi invece presenta incognite non solo per la Francia ma per l’intera Unione Europea.
Alla base di tutto ci sono due situazioni. La prima è che il presidente Uscente, François Hollande, non ha voluto ripresentarsi alle elezioni. I sondaggi dimostravano che non aveva possibilità di rielezione e lui, con i piedi in terra, ha rinunciato. Non capitano spesso queste espressioni di buonsenso in politica.
Da quel momento però la corsa si è aperta a tutti, senza che ci fosse un tempo oggettivamente adeguato per consentire alla gente di capire bene quale presidente scegliere.

La seconda situazione di fondo è data dal susseguirsi di attentati terroristici che han no insanguinato la Francia negli ultimi due anni e, purtroppo, anche negli ultimi due giorni.
Hollande aveva reagito bene alle stragi, dimostrandosi più presidente di quanto lui stesso non avesse pensato. Il clima di paura e disagio generato dagli attentati ha certamente favorito la candidata Marine Le Pen, in quanto un partito di destra offre per definizione una maggiore sicurezza a discapito delle libertà individuali.
Dovesse venire eletta la Le Pen, però, il problema diverrebbe europeo perché nel suo programma di governo ci sono l’uscita dall’Europa e l’uscita dall’Euro. Se l’uscita dalla UE è una cosa fattibile (abbiamo sotto gli occhi la Brexit) l’uscita dall’Euro sarebbe impraticabile in quanto l’adesione alla moneta unica non prevede in alcuna maniera una manovra a ritroso. Ma nella politica estera non si può mai dire mai.
In tutti i casi, l’uscita della Francia metterebbe una seria ipoteca alla fine all’Unione Europea.
 
Ovviamente, tuttavia, l’elezione di Marine Le Pen non è affatto scontata. Dando per assodato che a questo turno elettorale non uscirà l’elezione del nuovo presidente per mancanza di quorum, è assai difficile che Le Pen trovi alleati tra gli altri partiti.
Pur non scartando la possibilità di risultati sorprendenti, al momento sembra che tutti gli altri candidati si trovino sul filo di lana.
Gli ultimi sondaggi di venerdì sera indicano che sono quattro i candidati che potrebbero passare il turno e qualificarsi per il ballottaggio del 7 maggio. Il centrista Emmanuel Macron potrebbe ottenere il 24%, Marine Le Pen il notevole comunque 22%.
Il candidato della destra François Fillon otterrebbe il 20%, mentre quello della sinistra radicale Jean-Luc Mélenchon il 19%. I distacchi dunque sono piccoli e tutto è possibile.

La problematica sorgerebbe se si trovassero ad affrontare il ballottaggio Le Pen e Mélenchon. In quanto estremisti di sponda opposta è difficile pensare da quale parte i Francesi si troverebbero a votare.
Gli elettori sono 45,67 milioni, tra i quali 1,3 milioni di francesi all’estero. Ci sono anche seggi oltre mare, Guyana e Guadalupa, che voteranno prima anche se virtualmente si trovano dopo di fuso orario.
Fatto sta che i giornali potranno diffondere i risultati degli exit poll solo dopo le ore 20. A quel punto sapremo che fine farà la Francia e, di conseguenza, l’Unione Europea.

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