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Un vino, un’azienda/ 35 – Di Gianni Pasolini

«Cesarini Sforza 1673 Trentodoc Riserva 2009»: 48 mesi per attendere la vera anima dello spumante, con uve chardonnay coltivate a oltre 500 metri della Val di Cembra

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La storia che dà il nome a questo «1673 Trentodoc Riserva Cesarini Sforza» è il sentito omaggio ai due personaggi che ne rappresentano l’origine della cantina e di una lunga storia di una famiglia del vino trentino, i Cesarini Sforza.
Un casato iniziato con il matrimonio tra la duchessa Livia Teresa Cesarini, ultima discendente della omonima nobile famiglia romana e Federico Sforza di Santa Fiora, ramo toscano del grande casato degli Sforza.
Con queste importanti premesse cariche di significato, era lecito aspettarsi un vino di altissimo pregio: un metodo classico che racchiudesse eccellenze produttive, tipicità territoriale e grande personalità.
 
Detto fatto, la cantina Cesarini Sforza ci regala una perfetta triade con queste caratteristiche: un’attesa di 48 mesi per lasciar esprimere al meglio l’affinamento dei lieviti ed ottenere un Trentodoc Riserva, uve 100% chardonnay coltivate nel cuore della Valle di Cembra ad oltre 500 metri, dove terreni, esposizioni e clima rappresentano il DNA del territorio trentino, ed un dosaggio extra-brut al fine di lasciar emergere la vera anima dello spumante.
Color oro carico e luminoso nel calice, con un perlage finissimo e fitto ottenuto dal paziente lavoro di affinamento in bottiglia, invoglia subito all’assaggio delle croccanti bollicine.
Al naso è intenso, complesso nei profumi che richiamano la mela cotogna e le fini note floreali dello chardonnay d’altitudine, grazie alle escursioni termiche tipiche dei vini di montagna, che tanto aiutano a sviluppare delicate finezze olfattive.
 
In bocca è secco, con la bollicina che avvolge e stuzzica il palato, supportata da acidità e mineralità in una perfetta sintonia, regalando grande bevibilità per uno spumante di carattere.
Buona la persistenza olfattiva che chiude l’assaggio e invoglia ancora ad un altro sorso del 1673 Trentodoc Riserva Cesarini Sforza.
Da stappare per certo come bollicina d’aperitivo godendone della gioiosa effervescenza e la gradevole serbevolezza, si presta altresì per abbinamenti a tutto pasto a base di pesce, così come a primi piatti asciutti di carne.
 
Gianni Pasolini
www.vinotube.it

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