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«Il fiume che cammina, pastori erranti sotto le stelle»

Dall'Adriatico al Lagorai: prima presentazione del filmato, regia di Alberto Pattini

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Sabato prossimo 6 maggio ore 20.30 al Centro Polivalente Enrico Pruner di FRASSILONGO Valle dei Mòcheni prima presentazione nazionale del filmato «Fiume che cammina» regia di Alberto Pattini, riprese e montaggio di Renato Stedile e musiche di Federico Bosio.
Attori: Michele Laner, Angela Laner, Mattia Laner, Marco Simonetto e Diego Iobstraibizer.
Comparse: 2.000 tra pecore, capre, asini e cani da pastore.
Interventi musicali alla fisarmonica di Michele Eccel, Simone Petri e Matteo Marchel.
 
«Le pecore sono come gli uccelli migratori: quando è tempo di migrare dobbiamo seguirle, spiega Alberto Pattini. – Così abbiamo fatto anche noi nel 2016 nel filmato documentario Fiume che cammina, seguendo il gregge di giovani pastori mòcheni di età tra i 16 e i 24 anni (i fratelli Michele, Angela e Mattia Laner, Diego Iobstraibizer e Marco Simonetto) dalle montagne della catena del Lagorai in Valle dei Mòcheni, Trentino, fino ai pascoli di Altino e Jesolo sul mare Adriatico veneto e viceversa, seguendo il percorso millenario della transumanza sul quale i Romani costruirono la strada Claudia Augusta Altinate.
«Abbiamo cercato di trasmettere in immagini l'emozioni che si provano vivendo sotto le stelle a contatto diretto con la melodia della Grande Madre seguendo un gregge di 2.000 unità tra pecore, capre ed asini.»
 

 
La transumanza è un lungo costante vagabondare in cerca di libertà e di pace, un’immersione tra vette aguzze e paesaggi selvaggi, ascoltando il fragore delle fragili cattedrali di cristallo ed ammirando cieli blu cobalto tra foreste vergini, acque incredibilmente cristalline di laghi incantevoli, pascoli fioriti e fragorose cascate.
Un’esperienza sensoriale in alpeggio attraverso uno dei paesaggi più selvaggi del pianeta dove una natura rigogliosa risveglia l'anima di chi la contempla in silenzio e con gran rispetto.
La transumanza oltre ad essere la memoria del passato e dell'identità antropologica è un sistema sostenibile integrato per pensare il futuro guardando il passato.
 
La terza conferenza internazionale dell'organizzazione mondiale del commercio OMC per contrastare la desertificazione, che si è svolta a Cancùn (Messico) nel 2015, ha indicato la Transumanza come il modo più efficace di allevamento per migliorare la biodiversità del pascolo, ridurre l'anidride carbonica e sostenere la conservazione di grandi spazi naturali non antropizzati.
Questa antica tradizione di allevamento fa vivere i nostri animali nel benessere più assoluto, sempre allo stato brado, in modo che siano loro a scegliere le erbe che vogliono mangiare.

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