Home | Economia | Lavoro | In arrivo un Protocollo d'intesa, le assunzioni da giugno

In arrivo un Protocollo d'intesa, le assunzioni da giugno

Bim dell'Adige e Provincia insieme per il lavoro: saranno 350 i disoccupati assunti dagli enti locali per i mesi estivi

Parte dal Bim dell'Adige, in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento, una nuova iniziativa rivolta a chi è senza lavoro: a partire dal prossimo giugno i Comuni consorziati - quelli delle vallate del Noce, dell'Adige e dell'Avisio, in tutto 114 - potranno assumere alle proprie dipendenze più di 350 persone che oggi non trovano una collocazione occupazionale sul mercato del lavoro, per la realizzazione di progetti o interventi sia di carattere ambientale, quindi «nel verde», sia riguardanti la fornitura di servizi in ambito storico-culturale, e turistico (ad esempio l' accompagnamento e guida ai beni presenti sul territorio comunale come castelli o musei, o la digitalizzazione di documenti e creazione di archivi elettronici).
Il contratto durerà quattro mesi.
L'iniziativa è aperta anche ai giovani, compresi eventualmente i neolaureati che vogliono muovere i primi passi nel mondo del lavoro. Le risorse messe a disposizione dal Bim sono pari a 4.500.000 euro.
L'iniziativa, che verrà formalizzata prossimamente con la firma di un Protocollo d'intesa fra Provincia e Bim dell'Adige e che sarà coordinata dalla Provincia-Servizio Sova, con il supporto del Consorzio Lavoro Ambiente, è stata presentata stamani dal presidente Ugo Rossi, dal vicepresidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro Alessandro Olivi, dal presidente del Consorzio Giuseppe Negri e dal dirigente del Servizio per il sostegno occupazionale e la valorizzazione ambientale Innocenzo Coppola.
 
Creare opportunità di lavoro consentendo al tempo stesso ai Comuni di disporre di risorse umane per la realizzazione di interventi e progetti di interesse pubblico: è l'obiettivo del Protocollo d'intesa che verrà siglato nei prossimi giorni fra il Consorzio dei Comuni del bacino imbrifero dell'Adige, che dal 1956 si occupa di favorire il progresso economico e sociale della popolazione residente nei Comuni interessati dallo sfruttamento delle acque dei fiumi Adige, Noce e Avisio per la produzione di energia idroelettrica, e la Provincia autonoma di Trento.
I progetti saranno definiti ed indicati alla Provincia dalle amministrazioni comunali interessate.
A realizzarli saranno persone in cerca di occupazione, che dovranno presentare domanda presso i Centri per l’Impiego dell’Agenzia del Lavoro entro il 26 maggio, oppure anche già iscritte alle liste di Intervento 19.
Come accade per i lavori socialmente utili i lavoratori disoccupati verranno assunti dalle cooperative affidatarie degli interventi e delle attività.
 
«È un'iniziativa importante – sottolinea il presidente Rossi – che utilizza risorse degli enti locali per la creazione di opportunità di lavoro i cui esiti vanno a vantaggio della comunità locale, si tratti di realizzare interventi nel verde pubblici piuttosto che in siti storico-artistici o in altri servizi rivolti al pubblico.
«In questo modo si crea un circuito virtuoso di cui beneficiano tutti: Non mera assistenza, ma responsabilizzazione di tutti i soggetti coinvolti, chi aiuta e chi viene aiutato, e presta a sua volta la propria opera per il bene comune.»
 
«Si tratta di una novità assoluta – sottolinea a sua volta il vicepresidente Olivi – Per la prima volta i Bim, sollecitati dalla Provincia e dalle organizzazioni del lavoratori, hanno deciso di cooperare, assieme anche agli enti locali, al fine di sostenere un’occupazione diffusa sul territorio, guardando alle persone più deboli oggi presenti nel mercato del lavoro.
«Il sistema istituzionale in Trentino allarga le sue maglie, e quindi la sua capacità di operare assieme, e assume il lavoro come un degli elementi a cui dedicare impegno, risorse, energia.
«Questo risultato era stato da noi auspicato fin dall’inizio della legislatura: che il grande tema di offrire opportunità di inclusione fosse frutto di un’alleanza ampia, che coinvolga tutti coloro che hanno una qualche responsabilità pubblica.
«Il Trentino ancora una volta si pone insomma come punta avanzata di un modello che non è quello del sostegno al reddito punto e basta.
«L’obiettivo è migliorare sempre di più il patto fra le istituzioni che aiutano e i cittadini che si sentono attivi nella comunità. Il reddito viene garantito per una fase della vita, ma il beneficiario viene coinvolto in un progetto che restituisce qualità ai servizi pubblici, all'ambiente e agli altri ambiti in cui viene utilizzato.»

Condividi con: Post on Facebook Facebook Twitter Twitter

Subscribe to comments feed Commenti (0 inviato)

totale: | visualizzati:

Invia il tuo commento comment

Inserisci il codice che vedi sull' immagine:

  • Invia ad un amico Invia ad un amico
  • print Versione stampabile
  • Plain text Versione solo testo

Pensieri, parole, arte

di Daniela Larentis

Parliamone

di Nadia Clementi

Musica e spettacoli

di Sandra Matuella

Psiche e dintorni

di Giuseppe Maiolo

Da una foto una storia

di Maurizio Panizza

Letteratura di genere

di Luciana Grillo

Scenari

di Daniele Bornancin

Dialetto e Tradizione

di Cornelio Galas

Orto e giardino

di Davide Brugna

Gourmet

di Giuseppe Casagrande

Cartoline

di Bruno Lucchi

L'Autonomia ieri e oggi

di Mauro Marcantoni

I miei cammini

di Elena Casagrande