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Stocker: «Dati molto positivi dal mercato del lavoro dell’Alto Adige»

La Relazione sul mercato del lavoro registra una crescita significativa dell'occupazione (+2,9%) negli ultimi sei mesi e un tasso di occupazione del 78,2%

Negli ultimi sei mesi si è registrato un aumento del 2,9% dell’occupazione in Alto Adige, in cifre assolute si tratta di 5.400 nuovi posti di lavoro, parallelamente il tasso di disoccupazione è passato dal 3,9 del 2016 al 3,7% e l’occupazione a livello provinciale ha raggiunto l’ambìto traguardo del 78,2% della forza lavoro nella fascia d’età compresa tra i 20 ed i 64 anni.
Questi i dati più significativi del “Rapporto sul mercato del lavoro in provincia di Bolzano nel primo semestre del 2017” resi noti questa mattina a Bolzano dall’assessora Martha Stocker, dal direttore della Ripartizione lavoro, Helmuth Sinn, e dal direttore dell’Osservatorio del Mercato del lavoro, Stefan Luther.
Molto soddisfatta dei risultati registrati sull’andamento del mercato del lavoro provinciale negli ultimi sei mesi l’assessora Stocker ha dichiarato «Quella che emerge dal Rapporto che presentiamo oggi è l’immagine di un mercato del lavoro e di un’economia provinciale in una fase decisamente positiva con un barometro che, per tutti i settori economici, fa registrare buoni risultati.»
 
La crescita del 2,9% dell’occupazione negli ultimi sei mesi è il frutto di una crescita complessiva dei vari settori con punte di eccellenza che riguardano ad esempio il turismo (+7,3%), l’edilizia (+4,1%), il commercio (3,2%), le agenzie interinali (12,5%), le attività professionali, scientifiche e tecniche (5,8%).
«Da rimarcare anche il fatto che il tasso di occupazione complessiva della forza lavoro tra i 20 ed i 64 anni ha raggiunto il 78,2% – ha aggiunto Stocker, – un livello molto vicino all’ambizioso obiettivo dell’80% entro il 2020, che era stato fissato in una fase antecedente alla crisi economica.
 
Analoga soddisfazione è stata quindi espressa da Helmuth Sinn, direttore della Ripartizione lavoro, che ha posto l’accento anche sul ridimensionamento della disoccupazione provinciale che passa dal 3,9% del 2016 all’attuale 3,7%, con un tasso del 3,4% per gli uomini e del 4,1% per le donne.
«Il tasso di occupazione del 78,2% – ha sottolineato Sinn – segna un sorpasso rispetto al Tirolo, dove la percentuale passa dal 77,9% del 2016 al 77,8% attuale e un divario più marcato con la provincia di Trento dove il tasso di occupazione è del 71,4%.
«Con questa progressione è possibile che l'obiettivo dell'80% di occupazione venga raggiunto prima del 2020.»
 
Viene registrata una crescita significativa nell’ultimo semestre anche per quanto riguarda l’occupazione di lavoratori extracomunitari con un +8,6%. I Paesi di provenienza con il maggior numero di lavoratori sono rispettivamente la Romania (2644), la Slovacchia (2328) e l’Albania (2084).
Il direttore dell’Osservatorio del mercato del lavoro, Stefan Luther, ha quindi incentrato il proprio intervento sugli effetti del Jobs Act sul mercato del lavoro locale e sul fatto che si registra un ritorno significativo dei contratti di lavoro a tempo determinato.
Il settore automotive segnala buone notizie dalla Pusteria: la GNK ha assunto 30 persone e prevede due nuove aperture a Campo Tures e Monguelfo, la Intercable di Brunico ha 15 nuovi assunti e 10 la ALKO di Vandoies.
20 nuovi posti di lavoro sono stati creati dalla Röchling di Laives.

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