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Gaudats Junk Band al Festival dell'ambiente il 15 giugno

La band che realizza e utilizza strumenti musicali costruiti con materiale di riciclo, propone a Pergine uno spettacolo di classici soul, rock e pop

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La Gaudats Junk Band è una formazione toscana molto particolare: una band che realizza e utilizza esclusivamente strumenti costruiti con materiale di riciclo, ispirata alla politica dello «zero waste».
Propongono uno spettacolo molto coinvolgente, rivisitando brani soul, rock e pop in chiave «Junk» con un suono a dir poco unico e difficilmente replicabile frutto dei particolarissimi strumenti usati dalla band, composta da musicisti del calibro di Marco Bachi (storico bassista della Bandabardò) e di Rick Hutton alla voce (già personaggio ultranoto di Videomusic).
I musicisti si esibiscono con abiti forniti dall’emporio del riuso solidale «Daccapo»di Capannori (LU).
La Spazzatura non è mai stata così Rock!
 
 IL PROGETTO GAUDATS JUNK BAND 
L’idea di far nascere una band unicamente da strumenti riciclati parte dall’esperienza di Daniele «Gaudats» Guidotti, che unendo le sue competenze musicali a quelle artigiane, decide di costruire chitarre, tubofoni, sassofoni e batterie da materiali destinati ai rifiuti.
È lui che, attraverso il recupero di cassette per vino, oggetti in plastica, pentole e vario materiale destinato alla discarica, costruisce gli strumenti musicali per un progetto musicale che gli permette di implementare la personale sensibilità verso il tema dell’ambiente e della sua salvaguardia sviluppata nel tempo attraverso letture e seminari sull’argomento.

È stato poi naturale cercare un legame con Rossano Ercolini, vincitore del Goldman Environmental Prize (premio assegnato annualmente agli attivisti ambientalisti di base), alle cui idee Daniele si è sempre ispirato.
Rossano, fin da subito ha abbracciato la causa, valutandola strategica per veicolare il concetto di riciclo applicato al campo musicale.
Varie istituzioni territoriali si sono poi interessate al progetto, ritenendo gli originali strumenti artigianali un coinvolgente mezzo di promozione dei temi ambientali.

Mentre fabbricava questi «strani» strumenti, Daniele si è posto l’obiettivo di creare un collettivo di musicisti che li facesse suonare, condividendo gli elementi fondativi del progetto.
Con loro ha strutturato un repertorio di brani che possano trasmettere al pubblico l’emozione e l’energia tipiche dell’happening musicale, riarrangiandoli in funzione delle sonorità specifiche degli strumenti da utilizzare.
 
I tempi difficili che stiamo vivendo, spingono troppe persone verso l’inerzia e la frustrazione in un circolo vizioso di rassegnazione, a cui Daniele e la Gaudats Junk Band, rispondono con strumenti riciclati, proposte, energia ed entusiasmo, per favorire una dinamica virtuosa e capace di restituire al territorio ed a chi ne fa parte la gioia e l’entusiasmo di poter essere soggetti attivi e divertiti del mondo.

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