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Un libro, una città: sabato 24 giugno alla Albere

Calvino contro Eco formate le due squadre per la maratona di lettura

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Da sempre, fin dall'avvio del referendum sul libro da leggere nel 2018, sono stati i due titoli più «forti». E, anche in queste ultime fasi della gara, si confermano i preferiti dai trentini: si tratta de «Le città invisibili» di Italo Calvino e de «Il nome della rosa» di Umberto Eco.
Sono loro a conquistarsi il diritto a disputare la finale di «Un libro, una città».
In tarda mattinata trenta attori delle scuole teatrali Estro Teatro, Portland e Emit Flesti si sono trovati con l'assessore Andrea Robol, Paolo Malvinni della Biblioteca comunale e Cristina Pietrantonio consulente artistica del Centro S. Chiara per formare le due squadre che sabato 24 nel quartiere delle Albere con una lunga maratona di lettura cercheranno di raccogliere voti per i libri finalisti.
 
La formazione delle due squadre è stata affidata alla sorte, pescando da un'urna frasi prese dai libri Per le Il nome della rosa ad esempio: «Il bene di un libro sta nell'essere letto. Un libro è fatto di segni che parlano di altri segni, i quali a loro volta parlano delle cose. Senza un occhio che lo legga, un libro reca segni che non producono concetti, e quindi è muto. Questa biblioteca è nata forse per salvare i libri che contiene, ma ora vive per seppellirli. Per questo è diventata fomite di empietà.»
Per Le città invisibili: L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme.
 
Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più.
Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.
Le due squadre sono state denominate dei «calvinisti» e degli «ecologisti» saranno riconoscibili dalla maglietta blu con scritte gialle: In modo giocoso cercheranno di coinvolgere il pubblico delle Albere e per i più temerari c'è la possibilità di unirsi al gruppo di attori.
 
Ricordiamo che «Un libro, una città» sarà presente anche alle feste Vigiliane con tre appuntamenti importanti:
- 22 giugno, ore 17-18.30 via Taramelli. Storie di_stese, a cura dell'Associazione Ama.
Un filo di narrazioni «stese» da via Taramelli alle Albere attraverso il nuovo sottopassaggio.
Un percorso itinerante a tappe con giochi di parole (anagrammi, acrostici...), letture animate per bambini e adulti, consigli di lettura, speed conversations in lingue diverse. Lasciaci un tuo messaggio!
 
- 22 giugno, ore 18, cortile interno di Palazzo Geremia. Sfida letteraria con Matteo Righetto.
Entra nel vivo l’ultimo atto del grande referendum sul libro da leggere insieme nel 2018.
Sarà una sfida letteraria, senza esclusione di colpi, tra i due romanzi finalisti.
A dialogare con il pubblico Matteo Righetto, scrittore, opinionista culturale de Il Foglio, con il coordinamento della libreria Arcadia Roma/Rovereto.
 
- 24 giugno, dalle 20 alle 24, Le Albere – itinerante. Maratona di lettura.
Gli allievi delle scuole di Teatro Emit Flesti, Estroteatro e Portland propongono un’affascinante staffetta-maratona di lettura nel quartiere Le Albere, che vedrà protagonisti in una battaglia all’ultima parola i romanzi finalisti del grande referendum «Un libro, una città».
Quale sarà il libro che rappresenterà Trento nel 2018?
 
Qualunque sia il vostro titolo del cuore, l'invito è quello di andare a votare ancora nelle biblioteche e nelle librerie cittadine oppure sui social del Comune (twitter e Facebook) riportando l'hashtag 1libroxtrento18.
Ci sarà tempo fino a fine mese per decretare la vittoria finale di uno dei due romanzi finalisti.

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