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I Carabinieri di Trento smantellano tre associazioni a delinquere

I provvedimenti cautelari emessi sono stati 35 ed eseguiti nei confronti di spacciatori di droga in Trentino, Veronese, Bergamasco, Pavese e Milanese

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Nell’arco di soli venti giorni dall’operazione «Pinocchio» (vedi nostro servizio), si è svolta un’altra massiccia attività operativa antidroga dei militari del Nucleo Investigativo provinciale dei carabinieri, che hanno concluso all’alba di oggi una maxi operazione su Trento e nel nord Italia, scaturita da indagini serrate iniziate e mai interrotte dal maggio 2016.
L’operazione, denominata «Tavoletta», ha condotto in carcere – al momento – ben 24 indagati e 5 sono stati sottoposti alla misura dei domiciliari.
 
Tre i nuclei associativi individuati dagli investigatori. Tre nuclei ben distinti ma assolutamente comunicanti tra loro nella loro illecita attività tutta orientata alla piazza di Trento.
Un nucleo tutto italiano, un nucleo romeno-albanese-italiano e un nucleo magrebino-italiano.
Tali macro-divisioni in seno all’indagine sono state pienamente recepite nella corposissima ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP dott. La Ganga richiesta dal PM responsabile della impegnativa indagine, dott. Ognibene, della Procura della Repubblica di Trento.
 
Un’attività certosina che ha impegnato per più di un anno i militari del Nucleo Investigativo a smantellare il sodalizio criminale che gestiva lo smercio di hashish, marijuana e cocaina, preferibilmente nell’area di Trento nord (nei pressi di diversi locali pubblici di quella zona della città).
Lo stupefacente sequestrato nell’arco dell’attività è di 7 kg per l’hashish, 5 kg per la marijuana e poco meno di un kg di cocaina.
L’indagine si è affacciata anche in altre zone d’Italia, tra cui la provincia di Verona (Bussolengo), Bergamo, Pavia e Milano, ove i locali carabinieri hanno operato sotto il coordinamento del Reparto Operativo di Trento, anche con il supporto dei cinofili dei Laives (BZ).
 
Il GIP nel corpo dell’Ordinanza ha così significativamente scritto:
«Sussistono a carico di tutti gli indagati appartenenti alle tre organizzazioni criminali sopra individuate gravi e concreti rischi di recidiva specifica. Quasi tutti gli indagati si sono dedicati professionalmente al traffico di droga traendo da esso e solo da esso le fonti dei propri cospicui redditi e molti di essi vantano precedenti specifici. Essi non hanno desistito dalle loro condotte delittuose neppure a seguito dei numerosi interventi di PG costituiti da arresti e da sequestri di stupefacenti e danaro.»
 
Con questa operazione, i militari dell'Arma hanno dato un nuovo colpo decisamente importante al traffico illecito di stupefacenti.

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