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Trentino Book Festival, Carmen Pellegrino – Di Daniela Larentis

Luciana Grillo ha presentato «Se mi tornassi questa sera accanto», l’ultimo romanzo della giovane scrittrice

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Nell’ambito del Trentino Book Festival, l’importante evento culturale da poco concluso a Caldonazzo, Trento (il cui direttore artistico è Pino Loperfido), segnaliamo la presentazione del libro di Carmen Pellegrino, autrice del toccante romanzo intitolato «Se mi tornassi questa sera accanto», edito da Giunti.
Relatrice dell’incontro la giornalista Luciana Grillo, rappresentante del Soroptimist club Trento presso il Trentino Book Festival.
Ricordiamo che si tratta di un’associazione di donne con qualificazione elevata nel proprio impegno lavorativo, sociale e culturale, attive nei vari ambiti della società in cui vivono, che promuove l’avanzamento della condizione delle donne.
Emozionanti le letture di Chiara Turrini.
 
Luciana Grillo, titolare per questa testata della rubrica settimanale «Letteratura di genere», è seguitissima dal pubblico non solo femminile.
Laureata in Lettere e Filosofia, ha insegnato Italiano e Latino nei Licei di Stato; attualmente è docente di Letteratura Italiana presso la Fondazione De Marchi di Trento e l’Università dell’Età libera di Rovereto.
Ha al suo attivo Laboratori di scrittura creativa, è segretaria di redazione della rivista «Soroptimist News - La voce delle donne».
È stata Presidente del Consiglio delle Donne del Comune di Trento dal 2007 al 2015.
È autrice di eserciziari di latino e del saggio «Costruire Letteratura con mani di donna», edito da Curcu & Genovese.
 

 
Nel presentarci l’autrice, ha sottolineato: «Se è vero che il Trentino Book Festival porta fortuna (come è stato per la Spartaco e per la Rattaro), la Pellegrino è proiettata verso grandissimi successi: un pregio indiscutibile è la qualità della sua scrittura: lineare, dolce, armoniosa, intensa.
«Mai una parola di troppo. Il suo scrivere è indice di una personalità riflessiva, forse abituata ai ritmi lenti della campagna, alle onde silenziose dei fiumi.»

Due parole su questa giovane scrittrice già pluripremiata con il suo primo romanzo, la quale ha scritto saggi di storia e racconti. Da anni raccoglie suggestioni sui luoghi abbandonati.
«Pensate – ha precisato la Grillo – che la Treccani ha coniato per lei un nuovo vocabolo: abbandonologo, perché ama e ci fa amare luoghi ormai abbandonati, ma ancora capaci di emozionare, di parlare ai visitatori.»
 

 
Il suo romanzo d’esordio, «Cade la terra», ha vinto il Premio Rapallo Carige opera prima e il Premio Selezione Campiello.
Lei vive a Napoli, si occupa di storia dei movimenti collettivi e collabora con associazioni che promuovono la diffusione di una cultura della legalità mai disgiunta da un’autentica solidarietà sociale.
Il romanzo presentato al Trentino Book Festival, il cui titolo richiama il primo verso di una poesia di Alfonso Gatto, ha come tema principale la distanza, a volte abissale, che può esserci tra gli esseri umani, specie se si sono amati.
 
Una storia struggente che mette in luce con forza il divario esistente fra padre e figlio (in questo caso figlia), la ribellione a una vita decisa da altri, ma anche l’amore.
È la storia di Giosuè Pindari – uomo antico, legato alla terra, alla famiglia e a un ideale politico, – il quale scrive lettere alla figlia Lulù, andata via senza più dare notizie di sé. Le affida alla corrente di un fiume, chissà se arriveranno mai a destinazione…
 
Daniela Larentis –d.larentis@ladigetto.it

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