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FEM: «Bevande e Verde», al via a gennaio i corsi post diploma

Parte nel 2018 il nuovo corso per tecnico bevande con 3.000 ore di formazione e la sesta edizione del verde – Adesioni entro ottobre

Novità sul fronte formativo della Fondazione Edmund Mach di San Michele all'Adige.
Il primo gennaio 2018, accanto alla partenza della sesta edizione del corso per tecnico superiore del verde, aprirà i battenti la prima edizione del corso per tecnico superiore della produzione, trasformazione e valorizzazione della filiera agrifood - comparto bevande.
I due corsi rientrano nell'ambito dell'alta formazione professionale, post-diploma, di durata biennale e della durata di 3.000 ore.
C'è tempo fino a ottobre per iscriversi al test di valutazione in ingresso.
 
Con queste iniziative didattiche la Fondazione Edmund Mach arricchisce il panorama dell'offerta formativa.
I corsi si inseriscono nel sistema dell’alta formazione professionale promossa dalla Provincia autonoma di Trento e sono equiparati ai percorsi statali di istruzione tecnica superiore.
Il titolo, quindi, è riconosciuto a livello nazionale.
 
 1ª edizione Corso per tecnico superiore delle bevande 
Il corso forma esperti specializzati nella produzione di bevande: distillati, sidro, birra e succhi di frutta, ma non solo. I tecnici sono in grado di gestire l’intera filiera, dalla scelta delle materie prime, passando per la trasformazione fino alla promozione e valutazione dei prodotti; gli ambiti di intervento sono distillerie, birrifici e aziende produttrici di bevande, sia alcoliche che non, a conduzione artigianale o a carattere industriale, ma l'esperto può anche intervenire come consulente in piccoli impianti ed essere promotore dei prodotti ottenuti.
Il corso mira allo sviluppo di conoscenze e competenze operative e di controllo negli ambiti della sicurezza alimentare all’interno delle filiere produttive che riguardano i principali prodotti bevibili escluso il comparto enologico, della progettazione alimentare, dell’organizzazione e gestione del processo produttivo, della gestione della qualità dei processi e dei prodotti nonché della valorizzazione e commercializzazione.
Si rivolge a chi è in possesso di un diploma di istruzione secondaria superiore in ambito enologico, agrario, chimico, biologico o altro diploma di istruzione secondaria superiore, associato a specifiche esperienze professionali e/o formative certificate nel settore.
 
 6ª edizione Corso per tecnico superiore del verde 
Parchi, giardini e paesaggio sono le aree di competenze di un altro corso post diploma che riparte a gennaio 2018, dopo 10 anni di attività e cinque edizioni realizzate. Si tratta del corso di alta formazione professionale per tecnico superiore del verde.
Un corso post diploma di 3.000 ore e durata biennale per formare specialisti in grado intervenire, eventualmente interagendo con altri professionisti e tecnici (agronomi, architetti, paesaggisti, ecc.), su aspetti e problematiche tecnico-gestionali relativi alla produzione e al controllo di materiale florovivaistico, alla progettazione, alla realizzazione e alla gestione ordinaria e straordinaria di aree verdi.

 I Diplomati 
Nelle scorse settimane si sono svolti gli esami del quarto corso di Alta Formazione professionale per Tecnico Superiore del verde. Nove studenti hanno discusso l'elaborato finale e si sono diplomati con votazioni molto buone: quasi tutti hanno superato i 90/100.
Ecco i diplomati.
Anna Brugnara: «Il verde urbano a Trento: occasioni per educare all'ambiente e alla sostenibilità attraverso la scoperta»;
Lorenzo Fedrizzi: «Un giardino antismog: un progetto sostenibile per un ambiente più sano»;
Tiziano Gadotti: «Coltivazione sperimentale di Impatiens Nuova Guinea su substrati innovativi a ridotto impatto ambientale»;
Michele Marzadro: «Criteri per la pianificazione del patrimonio arboreo: ipotesi di piano gestionale per il Comune di Rovereto»;
Elia Merola: «Valutazione di costi e servizi ambientali per la gestione delle alberate urbane»;
Matteo Michelon: «Il giardino acquatico: approfondimento sulla progettazione, sulla costruzione e sulla gestione ordinaria»;
Alessandro Pasquali: «Proposta preliminare di riassetto della vegetazione del Parco Boscoderniga»;
Valentina Zadra: «Il verde urbano come oggetto di salvaguardia: l'utilizzo delle piante autoctone»;
Sergio Pedergnana: «Gestione del verde urbano e in particolare delle alberature dopo l'entrata in vigore del PAN».

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