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Museo della Guerra al Castello di Rovereto

Martedì 11 luglio inaugurazione di una nuova mostra fotografica


Famiglia de Pilati.

Martedì 11 luglio, alle ore 18 nel Torrione Malipiero del Castello di Rovereto, sarà inaugurata la mostra fotografica «Emilio de Pilati. Trentino, Galizia, Dolomiti. Immagini di una giovinezza», organizzata dal Museo della Guerra.
In 25 immagini, Emilio de Pilati (1890-1972), appassionato fotografo, offre uno spaccato del Trentino del primo Novecento.
Nello stesso tempo, gli scatti mettono in risalto numerosi aspetti della giovinezza di questo amante della montagna, viaggiatore curioso, impegnato nell’associazionismo, in particolare nella Sat, che realizzò, durante tutta una vita, migliaia di fotografie.
Un archivio conservato al Museo della Guerra, comprese le corrispondenze, i diari e le memorie, grazie alla scelta fatta dai suoi eredi.
Un archivio che, con il contributo della Fondazione Caritro e della Provincia di Trento, è stato riordinato mentre le foto sono state digitalizzate e sono visibili online a questo link.
L’esposizione presenta immagini familiari sul monte di Mezzocorona o nel giardino di casa, le prime escursioni in montagna, ritratti in divisa e con i commilitoni, pranzi e gite con i colleghi universitari a Monaco, momenti di svago e divertimento con gli amici trentini, scatti dalla Galizia e dal fronte italiano.
 

 
Emilio de Pilati, originario di Mezzocorona, frequenta la Scuola reale Elisabettina di Rovereto dove compie studi tecnici.
Dal 1911 al 1914 è a Monaco di Baviera, al Politecnico e assolve gli obblighi di leva ad Hall, Salisburgo e Trento nelle fila dell’esercito austro-ungarico.
Allo scoppio della Prima guerra mondiale parte per la Galizia, è ferito a Przemysl e rientra per le cure.
Decorato con la medaglia d’argento e nominato sottotenente, dall’agosto 1915 combatte sul fronte italiano e, tra l’8 e il 9 luglio 1916, è catturato dagli italiani in val Travenanzes (nel Bellunese).
Nel 1917 viene liberato in quanto trentino irredento e si trasferisce a Milano.
Ritorna in Trentino nel 1919 dove è attivo in diverse associazioni e partecipa a numerose manifestazioni pubbliche di commemorazione dei caduti.
«La mostra – commenta Camillo Zadra, direttore del Museo della Guerra – intende dare visibilità e riconoscimento ad un fondo molto importante per la storia del Trentino e del suo territorio.»
 
La mostra fotografica rimarrà aperta al castello di Rovereto, sede del Museo della Guerra, dal 12 luglio fino all’8 ottobre, dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 18.

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