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La Camera di Commercio incontra la Provincia autonoma di Trento

Accordo di programma tra la Giunta Camerale e il vicepresidente Alessandro Olivi sulle linee di indirizzo per la crescita economica del trentino

Si è concluso nel tardo pomeriggio l’incontro tra la Giunta della Camera di Commercio e Alessandro Olivi, Vicepresidente e Assessore allo sviluppo economico e lavoro della Provincia autonoma di Trento, riunitisi a Palazzo Roccabruna per affrontare insieme un ordine del giorno incentrato su tre punti salienti.
Il primo ha riguardato le «Linee di indirizzo per la crescita economica del Trentino 2017», il documento di programmazione strategica che, da due anni a questa parte, il Presidente della Provincia chiede venga elaborato dalla Camera di Commercio, partendo dalla lettura dei dati economici e da ciò che esprimono le imprese, per indicare alcune linee di marcia verso cui indirizzare l’azione pubblica.
 
«Si tratta – ha spiegato Giovanni Bort, Presidente della Camera di Commercio di Trento – di un esempio di collaborazione interistituzionale che conferisce alla Giunta camerale, in rappresentanza di tutte le componenti del tessuto economico trentino, il compito di collaborare propositivamente alla programmazione politica.»
Nello specifico, si è trattato di un lavoro complesso che ha affrontato tre temi – un nuovo ruolo per l’intervento pubblico in economia; il cammino verso un’economia di territorio; la riduzione della spesa pubblica improduttiva – rispetto ai quali sono stati delineati alcuni valori di riferimento per lo sviluppo e indicate le strategie per centrarli e consolidarli in funzione della crescita socioeconomica di tutto il territorio provinciale.
 
Il documento programmatico, trasmesso alla Provincia autonoma lo scorso maggio, è stato accolto con interesse dal suo esecutivo che ne ha apprezzato la franchezza e il taglio pragmatico dei contenuti, considerandoli un utile e valido contributo alla stesura del Documento di economia e finanza.
In particolare, l’assessore Olivi ha concordato sull’importanza di affermare l’identità territoriale, creando maggiori connessioni tra i punti di forza della nostra economia e coniugando lo spirito imprenditoriale ai valori materiali del nostro territorio; di puntare sull’innovazione, intesa come capacità di sapersi adeguare alle dinamiche di contesto e di riuscire a evolvere all’interno di un sistema economico che è stato scosso dalla crisi; di incentivare l’efficienza del sistema, che implica un nuovo approccio basato su consapevolezza, condivisione e collaborazione e che non può prescindere dal principio della responsabilità del risultato.
 
Il secondo argomento di discussione ha introdotto l’attività legata all’Accordo di programma che, ormai da anni, sancisce una collaborazione importante e che ha permesso ai due Enti di consolidare e rafforzare le azioni di sostegno al processo di modernizzazione del sistema economico provinciale e di gestire con efficacia ed efficienza gli ambiti oggetto di delega.
L’auspicio è che questa collaborazione pratica e produttiva possa continuare anche in futuro proseguendo nel solco dell’utilità e della concretezza per garantire allo sviluppo imprenditoriale trentino i migliori risultati possibili.
 
Il terzo punto ha fatto luce su alcuni argomenti inerenti la riforma del sistema camerale.
È stato innanzi tutto chiarito come la riorganizzazione, che prevede una consistente riduzione del numero degli Enti camerali sul suolo nazionale, non tocchi le due Camere di Commercio di Trento e di Bolzano in riconoscimento della piena equiparabilità delle Province autonome agli Enti regionali.
Infine, è stata ricordata l’iniziativa di dare seguito a due significativi progetti – promossi da Unioncamere in stretta sintonia con il Ministero per lo sviluppo economico – finalizzati a imprimere un forte impulso alla digitalizzazione delle imprese («Punti impresa digitale») e all’istituto dell’alternanza scuola-lavoro («Servizi di orientamento al lavoro e alle professioni») attraverso azioni di respiro nazionale, che dovranno però essere declinate in modo da rispondere alle esigenze del tessuto imprenditoriale dei singoli territori e che saranno finanziate attraverso l’applicazione di un aumento del 20% del diritto annuo.
Per entrambe le iniziative sono stati assunti tempestivi contatti con le strutture provinciali competenti, in considerazione dell’impegno già in atto da parte della Provincia autonoma.

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