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Immigrazione, Minniti: «Europa e Africa devono lavorare insieme»

Il ministro dell’Interno interviene a Tunisi alla riunione del Gruppo di contatto sulla rotta del Mediterraneo centrale

«Abbiamo messo in campo una strategia. Non c'è un'unica soluzione miracolosa, c'è invece l'idea di pensare ad un progetto sapendo che nessun Paese può farcela da solo. E che nessun Paese può essere lasciato solo.»
Lo ha sottolineato il ministro dell'Interno Marco Minniti, intervenendo oggi a Tunisi alla seconda riunione del Gruppo di contatto sulla rotta del Mediterraneo centrale.
È un fenomeno migratorio epocale di straordinaria portata, ha precisato il ministro dell’Interno, «che ci ha accompagnato in passato e molto probabilmente ci accompagnerà anche nel futuro.
«Il problema è comprendere che questo fenomeno può essere affrontato in maniera utile e io starei quasi per dire in maniera definitiva, soltanto attraverso una grande cooperazione tra Europa e Africa. 
«Questa è la sede della soluzione del problema. L'Europa non può fare a meno dell'Africa e viceversa, i due destini sono strettamente connessi ed è per questo che è molto importante questa iniziativa». 

Dobbiamo impegnare energie, risorse finanziarie, progetti, ha proseguito il titolare del Viminale, «se possiamo vedere, pensare ad un'Europa equilibrata è quella che ha lo stesso impegno verso la parte est, verso la parte meridionale. 
Sono due cuori fondamentali dello stesso identico problema. La parola chiave su questo è cooperazione, è investimento e impegno in progetti concreti».
Fronte Libia. «I confini a sud della Libia sono molto importanti non soltanto per il tema dell'immigrazione, ma anche per il tema della lotta al terrorismo – ha precisato Minniti, – noi abbiamo di fronte, con evidenza, i segnali di una sconfitta militare di Islamic state nel momento in cui cade Mosul.
«E dobbiamo pensare all'ipotesi di una diaspora e a quel punto il confine sud della Libia diventa il confine sud dell'intera Africa settentrionale e se mi è consentito, del confine sud dell'intera Europa.
«Controllare il confine sud significa controllare i confini dell'Africa settentrionale e dell'Europa, per questo tutto ciò ha un valore strategico.»

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