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Il 29 luglio 2017 si chiude la 37ª edizione di Drodesra

Con «Supercontinent» il Festival delle arti performative dal 21 luglio ha portato a Centrale Fies grandi artisti nazionali e internazionali del panorama contemporanee

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Otto giornate di performance, con la presenza di oltre 40 artisti provenienti da tutto il mondo e ben 74 repliche, in una programmazione che ha coinvolto un numero incredibile di spettatori, raggiungendo le 10.000 presenze, molti anche i giornalisti e gli operatori internazionali.
Tanti gli appuntamenti dell'ultima serata di «Supercontinent»: dopo la speciale riedizione di Your girl, andata in scena pochi giorni fa negli stessi spazi in cui la performance ha visto la luce 10 anni fa, e una mostra personale aperta al pubblico per tutta la durata del festival, Alessandro Sciarroni presenta a Centrale Fies la sua ultima creazione «Chroma_ don’t be frightened of turning the page» (alle ore 20.30).
 
A partire dall’osservazione dei movimenti migratori di alcuni animali che al termine della loro vita tornano ad accoppiarsi e muoiono nel luogo dove sono nati, l’artista inizia a lavorare sul concetto di turning.
Il termine inglese viene tradotto in scena, letteralmente, attraverso l’azione del corpo che ruota intorno al proprio asse e si sviluppa in un viaggio emozionale, una danza di durata, nella stessa maniera in cui turning significa anche evolvere, cambiare, trasformarsi.
 
A seguire, alle 21.45, debutta Project Mercury di OHT, terzo capitolo della Performance Series ispirata dalla ricerca sociologica di Richard Sennett sugli scarti emotivi dovuti alla propria condizione lavorativa.
A partire da Mercury 13, il fallimentare progetto americano per mandare tredici donne nello spazio, lo spettacolo indaga le conseguenze emotive di non avere l’opportunità di fare ciò che più si desidera, ciò che più ci si sente capaci di fare. In scena Sara e Chiara, intente ad allenarsi per diventare astronaute e affrontare quella che, a tutti gli effetti, sarà un’odissea spaziale.
 
La programmazione attenta alle diverse forme artistiche performative contemporanee presenta nella stessa serata ben due appuntamenti musicali: dopo il successo ottenuto nell’edizione di Drodesera 2014, tornano a Centrale Fies Jean-Luc Verna e gli I Apologize.
Questo gruppo di artisti visivi e performer francesi, utilizzando il formato del concerto, offrono il proprio personale tributo alle grandi canzoni del repertorio post punk e new wave, mixandole e intersecandole con le proprie creazioni (ore 23.30).
 
A seguire, il «Concerto di Stregoni / Johnny Mox e Above The Tree». Partendo dalle musiche ascoltate dai rifugiati e richiedenti asilo e custodite nei loro smartphone, i musicisti realizzano dei loop in tempo reale che costituiscono un punto di partenza, un frammento sonoro da cui creare composizioni originali.
I telefonini offrono uno strumento prezioso come il GPS, contengono centinaia di fotografie e video ma soprattutto tanta, tantissima musica. Da quei suoni comincia il viaggio di Stregoni. Electro-tribalismo, hip hop, psichedelia, afro e gospel si fondono con la musica che risuona nella cuffie dei migranti respinti alla frontiera (ore 00.30 | ingresso gratuito | parco).
 
Nell'ultima serata di Drodesera XXXVII, è possibile assistere inoltre alla replica di The Forgetting of Air di Francesca Grilli, una performance che trova nell’idea di aria, il terreno per una riflessione sugli attuali flussi migratori.
In scena, chi ha lasciato il proprio paese a causa dei conflitti, condivide con il pubblico la prossimità e la distanza in uno spazio carico di aria, evidenziata dalla presenza di vapore. Alcuni rifugiati del luogo sono invitati a unirsi, rafforzando la relazione con il territorio e con il pubblico (ore 19.30).
 
  
Proseguono anche le repliche di Gardens Speak, della regista Tania El Khoury, un'installazione sonora interattiva che contiene le storie di dieci persone ordinarie che sono state sepolte all’interno di giardini siriani; mentre gli ex alloggi operai ospitano la performance Occhiacci di legno di Riccardo Giacconi e Carolina Valencia Caicedo: un percorso sotterraneo nell’oscurità fra animazione, possessione e robotica.
 
La giornata si apre alle 18.30, con un momento di incontro con i curatori del libro Iperscene 3 – Matteo Antonaci e Sergio Lo Gatto – e gli artisti su cui si focalizza la recente pubblicazione.
Tra i cinque gruppi scelti dagli autori per restituire una fotografia della ricerca teatrale italiana, due di questi fanno parte di Fies Factory, il primo incubatore per artisti italiani nato nel 2007, mentre altri due sono inseriti nel network europeo APAP, di cui Centrale Fies è partner.
 
Come ogni anno, il parco della centrale idroelettrica accoglie il pubblico con specialità gastronomiche della tradizione locale e di altri territori dal mondo, al suono degli eccezionali dj set.
Per raggiungere Centrale Fies, tutte le sere è a disposizione del pubblico un servizio di bus navetta gratuito attivo dalle 18.00 alle 3.00 con partenza da Piazza Repubblica di Dro e con fermata al parcheggio del supermercato Coop.
 

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