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Danni all'agricoltura, chiesto lo stato di calamità

Risorse straordinarie per 7,5 milioni di euro dalla Provincia, non per risarcire i danni ma per il rinnovo degli impianti e per le assicurazioni

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Il governatore del Trentino Ugo Rossi e l'assessore all'agricoltura Michele Dallapiccola hanno confermato oggi al termine dei lavori della Giunta provinciale di aver chiesto lo «stato di calamità» in relazione ai danni arrecati all'agricoltura dagli eventi meteorologici degli ultimi giorni.
«Lo stato di calamità – ha precisato Rossi – riguarda l'intero territorio provinciale e tutti i settori produttivi, melicoltura, viticoltura e piccoli frutti, a sostegno dei quali abbiamo messo a disposizione risorse aggiuntive e straordinarie per complessivi 7,5 milioni di euro che saranno impiegate non per indennizzare gli agricoltori del danno inferto dalle grandinate alle produzioni, che sarà coperto dalle assicurazioni, bensì per mitigare gli effetti negativi sugli impianti e favorire il rinnovo degli stessi, per integrare le polizze delle cooperative per i mancati conferimenti, per sostenere i mutui e per la stabilizzazione dei lavoratori che, a causa del calo della produzione, non troveranno occupazione.»
 
Nel dettaglio delle misure  messe in campo dalla Giunta provinciale è entrato l'assessore all'agricoltura Michele Dallapiccola, che stamane, prima della riunione della Giunta, ha effettuato un sopralluogo nelle campagne della Piana Rotaliana colpite a macchia di leopardo dalla grandinata di mercoledì sera, accompagnato dal dirigente generale del Dipartimento Territorio, agricoltura, ambiente e foreste Roman Masè, dal vice presidente della Federazione Trentina della cooperazione Luca Rigotti, il direttore delle Cantine Mezzacorona Fabio Maccari e dal presidente della cooperativa 5 comuni Roberto Roncador.
 
Dallapiccola ha riferito che le gelate e le grandinate di quest'anno hanno colpito circa il 50 percento della melicoltura trentina, definendo «grave ma molto limitato» l'impatto sulla viticoltura.
«Dovremo attendere i prossimi giorni per capire quanto il maltempo ha inciso sui vigneti, la cui produzione potrebbe riprendersi se nei prossimi giorni dovessero crearsi condizioni di asciutto e alternanza di caldo e fresco tali da favorire la cicatrizzazione degli acini e il completamento della maturazione.»

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