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Giornata di prime visioni al Film Festival della Lessinia

Prosegue giovedì 24 agosto al Teatro Vittorio di Bosco Chiesanuova la rassegna cinematografica. Giurie al lavoro, in vista della cerimonia di premiazione di sabato

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Giornata di anteprime italiane domani, giovedì 24 agosto, alla sesta giornata di proiezioni delle pellicole in Concorso al ventitreesimo Film Festival della Lessinia.
In vista della cerimonia di premiazione, la giuria internazionale è al lavoro per assegnare i massimi riconoscimenti della rassegna, la Lessinia d’Oro (al miglior film in assoluto) e la Lessinia d’Argento (alla miglior regia), oltre agli altri premi.
Ogni pomeriggio bimbi e ragazzi, in sala per la programmazione della sezione FFDL+, votano l’animazione preferita.
A premiare un’opera cinematografica per l’edizione 2017 sono inoltre i detenuti della Casa circondariale di Montorio.
 
Il grande schermo del Teatro Vittoria si illumina, alle 16, con FFDL 10+ che propone Das mädchen vom Änziloch – La ragazza dell’Änziloch (Svizzera 2016), documentario della regista e scrittrice Alice Schmid che ha per protagonista la dodicenne Laura.
Unica figlia di una famiglia indaffarata e taciturna di contadini, trascorre l’estate in alta montagna: sui prati, nei boschi o nel suo rifugio in soffitta ha tempo di pensare.
E di fantasticare, in particolare sulla leggenda della ragazza dell'Änziloch, una gola dove non le è consentito andare.
Alle 18 seguono due prime visioni per l’Italia.
 

 
Nel cortometraggio dell’argentino Mariano Cócolo, Al silencio – Al silenzio (Argentina 2016) un uomo sale in solitudine la montagna e sulle spalle sembra caricare il peso della sua storia, come fosse una croce.
A seguire Les éternels – Gli eterni (Belgio, Francia 2017) del documentarista belga Pierre Yves Vandeweerd che conduce gli spettatori nella regione del Nagorno Karabakh, nel Caucaso meridionale, enclave armena in territorio azero che fu macabro teatro di un'interminabile guerra civile.
Alle 21 ritornano a Bosco Mario Casella e Fulvio Mariani con la prima visione Alle origini dello sci (Svizzera 2016).
Dopo aver attraversato l’entroterra afghano, i due registi proseguono il loro itinerario lungo l’antica Via della Seta alla riscoperta della faccia meno conosciuta dell’Oriente.
 
Con gli sci ai piedi viaggiano attraverso la provincia cinese dello Xinjiang, passando il confine con il Kirghizistan per scalare le «Montagne Celesti» del Tien Shan.
Tra gli ospiti arrivano in Lessinia anche Federico Peliti e Alessandro Galluzzi del Collettivo Black Lands a presentare il documentario Black Lands (Italia 2015).
Tre giovani registi e fotografi italiani hanno ripercorso i passi di Zhuang Xueben, che viaggiò per dieci anni nella Cina occidentale degli anni Trenta a documentare la vita delle comunità rurali nell’entroterra di questa enorme nazione.
A distanza di ottant’anni, il suo pionieristico lavoro rischiava di non venire alla luce a causa dell’oblio imposto durante il regime comunista, ma grazie alla tenacia del figlio è oggi possibile ammirare questi straordinari documenti antropologici.
 
 Parole Alte 
Alle 16.30 in Sala Olimpica, nell’ambito degli incontri Parole Alte promossi in collaborazione con l’Università di Verona, si parla di pre-cinema nelle grotte preistoriche. Furono antri e caverne i primi cinema.
Con le pitture rupestri l’uomo lasciò impressa sulla roccia la prima forma di «messa in scena» cinematografica di fatti accaduti: scene di caccia, rituali, raffigurazioni umane e animali.
Carlo Montanaro, scrittore, giornalista e critico cinematografico italiano illustra il progetto «Raccontare per immagini: il primo cinema della storia» del programma MuSST (Musei e Sistemi Territoriali) di cui il Film Festival è partner, con immagini in anteprima del regista Igor Imhoff e l’approfondimento archeologico e paleontologico di Marco Peresani.
Introduce e coordina Federica Gonzato.

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