La Squadra Mobile di Trento arresta quattro persone
Arrestato latitante della banda di sinti che rubava nelle abitazioni e negli alberghi
Ieri pomeriggio a Bolzano, la Squadra Mobile di Trento ha arrestato Maier Rian, nato a Bressanone il 24.11.1991, residente a Trento, già latitante dopo l’operazione «Sinti», scattata giovedì 3 agosto e che aveva disarticolato un’organizzazione criminale, composta prevalentemente da cittadini italiani di origine «Sinti».
L’indagine che aveva coinvolto, a vario titolo, 17 persone si era conclusa con 3 custodie cautelari in carcere, 17 perquisizioni domiciliari, 13 denunciati a piede libero e 1 latitante.
La banda criminale, a cui erano stati contestati i reati di furto in abitazione, concorso, ricettazione, evasione e danneggiamento, da fine dicembre 2016 a inizio maggio 2017, aveva commesso 36 furti ai danni di famiglie e alberghi dislocati nel territorio provinciale e nelle regioni del Veneto e della Lombardia.
Durante le indagini la Squadra Mobile aveva, inoltre, scoperto che la compagine criminale, aveva approfittato, anche dei festeggiamenti del Capodanno, per commettere dei furti in albergo nella nota Madonna di Campiglio, poco prima dello scoccare della mezzanotte dell’inizio di questo nuovo anno.
Al termine delle indagini emerse che la banda aveva commesso furti in 4 provincie italiane, Trento, Bolzano, Verona, Brescia, causando notevoli danni economici.
Nel contesto della caccia ai latitanti, il 22 agosto è stato arrestato il cittadino tunisino Ajouli Mahdi del 1986, perché doveva scontare la pena di mesi 5 e giorni 10 di reclusione, per reati contro il patrimonio; il 23 agosto, oltre al Maier Rian, è stato arrestato anche Chaalane Oussama del 1995, in esecuzione all’ordine di carcerazione, perché doveva scontare la pena di anni 1 e mesi 9 per reati contro il patrimonio; infine, sempre il 23 agosto, a Milano è stato arrestato un cittadino tunisino del 1986, che doveva scontare la pena di anni 3, mesi 8 e giorni 28 di reclusione, per reati inerenti gli stupefacenti e il patrimonio.
«L’arresto dei latitanti - commenta il Capo della Squadra Mobile Salvatore Ascione - rappresenta il punto più importante di tutta l’attività di Polizia Giudiziaria, che ha tra i suoi obiettivi, oltre al ripristino della legalità, la cattura degli autori dei reati.»
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