Un vino, un’azienda/ 41 – Di Gianni Pasolini

Teroldego Hulzbach De Vescovi: l’eccellenza qualitativa del Teroldego Rotaliano

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Quando ti vengono consegnati 500 anni di storia del mondo del vino trentino, puoi fare due cose: o continui a traghettare nel tempo ciò che è sempre stato fatto, oppure - se ti chiami Giulio De Vescovi - segui i tuoi sogni e intraprendi la tua strada nel cercare di trasferire nel vino la tua sensibilità e la tua “visione” del vino.
E così è stato per Giulio De Vescovi: con in testa una chiara visione di quanto il Teroldego Rotaliano possa esprimere in termini di personalità ed unicità il vitigno simbolo della Piana Rotaliana, Giulio ha iniziato a raccogliere il suo Teroldego Rotaliano con la prima vinificazione nel 2003 e nell’ottobre del 2005 la presentazione dell’etichetta e la commercializzazione.
 
Due sono i Teroldego che vengono prodotti oggi; il Teroldego Rotaliano Vigilius ed il Teroldego Hulzbach del quale parliamo oggi.
Il colore è rosso rubino carico e impenetrabile, com’è tipico nel teroldego, consistente ed invitante.
Al naso è fine e complesso, con i tipici sentori di frutti rossi, prugna sotto spirito e una nota speziata delicata.
 
In bocca e secco, di un tannino vellutato e un frutto pieno, intenso e persistente, che regala grande morbidezza al palato ed equilibrio tra sapidità e freschezza, non stancando la bocca pur nella sua struttura.
Da abbinare a primi piatti asciutti, come pappardelle al coniglio, con secondi di carne di buona complessità così come affettati e formaggi del territorio trentino.
Una sfida meritatamente vinta da Giulio De Vescovi e che punta a far conoscere l’eccellenza qualitativa del Teroldego Rotaliano oltre i confini regionali ai numerosi appassionati di vino.
 
Gianni Pasolini
www.vinotube.it