Oriente Occidente, uno Zandonai da tutto esaurito
Morale e sentimento al centro dello spettacolo coreografato dal tibetano Sang Jija per la compagnia italiana Spellbound
Paethos Andrea Gianfortuna.
Teatro Zandonai da tutto esaurito e standing ovation finale per «Pa/Ethos», lo spettacolo coreografato dal tibetano Sang Jija per la compagnia italiana Spellbound.
In effetti, anche al di là di questi due protagonisti, il confronto e la fusione tra Oriente e Occidente, temi cardine del festival roveretano, hanno funzionato magistralmente.
A partire dalla declinazione del titolo e dei due concetti contrapposti di ethos e pathos, cioè di morale e di sentimento che Sang Jija ha indagato fondendo l’espressività della danza contemporanea occidentale con l’essenzialità delle antiche arti orientali.
Il tutto valorizzato dalla perfezione stilistica dei nove danzatori in scena, tra cui anche il giovane ma già affermato artista roveretano Giacomo Todeschi, e da una emozionante scenografia di video e di luci che anche in questo caso ha simboleggiato un ponte culturale e artistico tra Oriente e Occidente.
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