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Spericolato nella notte salta l’alt dei Carabinieri

E così a Rovereto un giovane neopatentato perde tutti i punti della patente

Una distrazione costata cara ad un giovane neopatentato di Rovereto, D.P. che la scorsa notte si è visto decurtare ben 56 punti dalla patente (sommate le innumerevoli sanzioni che è stato necessario irrogargli) immediatamente ritirata, ed una sanzione di circa mille euro.
Mancavano pochi minuti alle 02:00 di notte quando una pattuglia dei Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Rovereto aveva appena ultimato il controllo di un veicolo nell’immediata periferia della cittadina.
Improvvisamente i militari sentivano sopraggiungere, da sud, un’autovettura ad elevata velocità che impegnava la rotatoria antistante la caserma dei Vigili del Fuoco e dopo pochi istanti raggiungeva il punto in cui gli erano fermi.
Immediato l’ALT con tutte le insegne luminose accese e le torce di cui i Carabinieri sono dotati, ma il conducente ha tirato dritto proseguendo ad alta velocità.
 
«Non vi avevo visto», dirà in seguito il giovane neopatentato che si trovava alla guida con a bordo altre due persone, ed ha ammesso di aver bevuto un paio di bicchieri di birra.
Dopo la manovra spericolata, nonostante la pattuglia si sia messa immediatamente all’inseguimento, altri due sorpassi azzardati prima di esser bloccato dai militari dell’Arma, abilitati alla guida in condizioni di emergenza e guida veloce, che per tali abilitazioni devono sostenere dure prove e conseguire una speciale idoneità.
L’accertamento preliminare con precursore (cd. Alcoltest) aveva dato esito positivo, e la prova spirometrica con etilometro aveva determinato con certezza il superamento dei limiti di legge.
Ora la patente è stata ritirata e sarà sospesa per un periodo che potrebbe arrivare anche a sei mesi, al termine dei quali il giovane dovrà sostenere nuovamente gli esami di guida.
 
Non solo questo episodio viene segnalato per sensibilizzare i giovani a mettersi alla guida con saggezza, anche perché le sanzioni di notte sono raddoppiate e le conseguenze di una guida spericolata possono essere molto pesanti; ma anche per mettere in guardia le nuove generazioni di «utenti della strada» dall’uso della stessa come un area di gioco.
Su una strada di Rovereto, una pattuglia di quest’Arma ha controllato due ragazzini che per gioco attraversavano l’asse viario proprio mentre sopraggiungevano dei veicoli, riaffidandoli poi con le formalità del caso ai rispettivi genitori.
Non è purtroppo una nuova moda: ciclicamente, gli adolescenti, si lanciano queste pericolose sfide, questa volta però  fortunatamente notati da una persona che non ha esitato a comporre il 112.
Si tratta di un gioco molto pericoloso sia per la propria incolumità che per la circolazione stradale, con conseguenze gravi di responsabilità civile in caso di incidente.
 
La Corte di Cassazione con recente Sentenza (2017), ha comminato un anno di reclusione al pedone imprudente divenuto pericolo per gli altri utenti della strada.
L’arresto è stato infatti comminato per aver attraversato una strada malgrado il semaforo rosso, causando l’incidente di un motociclista, peraltro morto nell’incidente.
La Corte ha stabilito che la colpa della morte fosse comunque da imputare al pedone azzardato, il Codice della Strada vale per tutti, motorizzati e non.
Il pedone che attraversa col rosso, è quindi costretto a risarcire i familiari della vittima di incidente stradale, poiché secondo normativa l’attraversamento è stato improvviso e inaspettato.

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