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Nel ricordo di Fabio Ferrari aperto il Congresso SIF a Trento

Dopo la prima edizione trentina nel 1990 la Società Italiana di Fisica riporta a Trento il suo congresso nazionale

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Foto © Giovanni Cavulli per UniTrento.
 
È un ritorno in grande stile quello della Società Italiana di Fisica che, a distanza di 27 anni torna a Trento con il suo congresso nazionale in un’edizione speciale (la numero 103) per festeggiare i primi 120 anni di vita dell’associazione.
E il ricordo della presidente Luisa Cifarelli, intervenuta oggi al Teatro Sociale per inaugurare i lavori della settimana, va all’ex rettore Fabio Ferrari che nel 1990 sostenne lo sviluppo della fisica a Trento e diede ospitalità a questa importante riunione scientifica.
«Tante sono le questioni che porteremo in discussione quest’anno, – ha anticipato Cifarelli. – Valutazione, abilitazione scientifica, reclutamento, pubblicazioni scientifiche, formazione degli insegnanti e costituzione di un ordine professionale: sono alcuni dei temi su cui è urgente il confronto.
«Ma anche sui giovani e su come sostenerli nei processi di accesso e stabilizzazione nella ricerca e sulle donne, a cui vogliamo dedicare sempre più spazio.
«Ci sarà modo di parlarne a Trento in questa settimana, tra noi e con ospiti autorevoli del dibattito scientifico, in questa città così accogliente, tanto vicina alla fisica.»
 
Circa 700 gli ospiti attesi da tutta Italia impegnati in 7 sezioni scientifiche con 152 relazioni su invito e oltre 400 comunicazioni.
E per coinvolgere tutta la cittadinanza al via da oggi la rassegna «FisiCittà» con 9 appuntamenti in varie sedi del centro.
«È con piacere che la nostra università, insieme alla città di Trento, accoglie congressi nazionali di società scientifiche, – ha sottolineato il rettore Paolo Collini. – Lo interpretiamo come un segnale di come viene colta anche all’esterno la vivacità del nostro ateneo e del nostro territorio e la capacità di presentarsi come soggetto credibile e attivo.
«Ospitare il congresso SIF in questo momento è un riconoscimento soprattutto per il Dipartimento di Fisica, che sta attraversando una fase di grande fermento e progettualità.
«Dalle iniziative nella didattica che coinvolgono altri dipartimenti dell’Ateneo con le nuove lauree in Quantitative and Computational Biology e in Meteorologia, alle iniziative di ricerca avviate in stretta sinergia con istituzioni nazionali – Tifpa-INFN, ASI e CNR in prima linea – e internazionali, fino alle iniziative di divulgazione dedicate al territorio, come per la rassegna FisiCittà di questa settimana. Ai nostri fisici e alle nostre fisiche un ringraziamento per il loro grande impegno.»
 

 
«Il Trentino è un territorio che nel corso degli ultimi 50 anni ha saputo investire sempre più nella conoscenza, – ha commentato l’assessora provinciale Sara Ferrari. – Anche attraverso questa leva si è garantito una crescita continua. A partire dagli anni ’60 con la nascita dell’Università di Trento e negli anni successivi con l’apertura di quelle che oggi sono le fondazioni di ricerca, questa piccola provincia di confine è riuscita a costruirsi una credibilità scientifica e relazioni nazionali e internazionali che sono il lievito del suo benessere.
«Con la ricerca e il trasferimento tecnologico sono state gettate le basi per rafforzare il rapporto con il mondo produttivo. In un periodo di difficoltà economica del contesto generale contiamo sull’alleanza strategica tra pubblico e privato per invertire la tendenza di un Paese che sa formare eccellenti competenze, ma che non riesce però a tradurle in aumento di competitività.
«L’Italia deve credere maggiormente nelle proprie potenzialità, investire nella ricerca, ma anche sapere che può scommettere su una classe di scienziati che sa collaborare proficuamente, con responsabilità, fare massa critica e spingere la competitività.
«In Trentino stiamo cercando di andare in questa direzione, partendo dalla necessità di avvicinare le nuove generazioni alla scienza e lavorando sulla consapevolezza della cittadinanza. Occasioni come quella di oggi sono un segnale positivo.»
 
Trento è pronta ad accogliere le iniziative di FisiCittà che partiranno già nel pomeriggio di oggi. A portare il saluto della municipalità è stata l’assessora Chiara Maule.
«La nostra città punta sulle scienze, grazie alla rete che unisce università alle istituzioni i ricerca. La scienza, così come la politica, dovrebbe essere sempre più un’impresa collettiva, tesa verso un obiettivo comune.
«Siamo chiamati a ragionare tutti in un’ottica di partecipazione, utilizzando al meglio ciò che la tecnologia ci offre.
«A voi ricercatori e ricercatrici chiediamo di continuare nello sforzo di renderci partecipi del vostro lavoro, di mostrarci le ricadute delle vostre scoperte, in modo che possiamo sentirci sempre più vicini e uniti nel sostegno alla scienza.»
 

 
Infine il saluto del direttore del Dipartimento di Fisica Lorenzo Pavesi con l’invito ai congressisti a vivere il contatto con la città e l’Università di Trento.
«La loggia veneziana del Castello del Buonconsiglio, scelta come immagine ufficiale del Congresso SIF, rappresenta l’essenza del trovarsi assieme, e il confronto che anima il lavoro di noi fisici.
«L’augurio è che questo momento d’incontro possa lasciare una traccia così come ogni scienziato ha lasciato un’impronta nel mondo della Fisica.
«Un invito poi a partecipare alle numerose iniziative della rassegna FisiCittà insieme alla cittadinanza.»
 
La cerimonia di inaugurazione di questa mattina ha visto la tradizionale premiazione di giovani fisici e fisiche che si sono particolarmente distinti con le loro attività di ricerca.
Assegnato oggi anche il Premio «Enrico Fermi» 2017 della Società Italiana di Fisica, che viene conferito a uno o più soci che abbiano particolarmente onorato la fisica con le loro scoperte.
Il premio è andato a tre illustri ricercatori: Gianpaolo Bellini, dell'Università di Milano e INFN-Sezione di Milano, Veniamin Berezinsky, del Gran Sasso Science Institute (GSSI) e INFN-LNGS, L’Aquila, e Till Arnulf Kirsten, del Max-Planck Institut für Kernphysik, Heidelberg, «per i loro cruciali contributi alla fisica e all'astrofisica del neutrino presso il laboratorio sotterraneo del Gran Sasso».
 
La cerimonia è proseguita con le prime due delle dieci relazioni generali in programma: quella del presidente dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Fernando Ferroni su «Il neutrino: 90 anni e ancora non lo conosciamo veramente» e quella di Stefano Vitale (Università di Trento - Tifpa) sulle missioni LISA Pathfinder e LISA dell’Agenzia spaziale europea (il cui lancio è previsto nel 2034) a caccia di onde gravitazionali nell’universo.
I lavori proseguiranno nel pomeriggio e nei prossimi giorni al Polo scientifico e tecnologico «Fabio Ferrari» a Povo.
Cinque giornate intense con incontri e riflessioni attorno a sette settori disciplinari: Fisica nucleare e subnucleare; Fisica della Materia; Astrofisica; Geofisica, Fisica dell’Ambiente; Biofisica e Fisica medica; Fisica applicata, Acceleratori e Beni culturali; Didattica e Storia della Fisica.
Le cinque giornate si articoleranno, come da tradizione, in sezioni e incontri plenari, di taglio scientifico più aperto e divulgativo, di interesse anche per i fisici e le fisiche non esperti/e del settore.
 

 
 Al via la rassegna «FisiCittà» 
Dopo la cerimonia inaugurale di questa mattina entrano nel vivo i lavori del congresso e inizia la rassegna dedicata alla cittadinanza.
Il primo appuntamento è alle 17 al Teatro Sociale con l’evento «Emozionare con la Scienza».
I protagonisti saranno dieci studenti e studentesse di Fisica che con storie di soli sette minuti si metteranno in gioco per raccontare la scienza in modo accessibile e coinvolgente.
Un viaggio nelle meraviglie della Fisica che mette a nudo la mente e il cuore dei narratori e delle narratrici attraverso la forte connessione tra scienza e questioni della nostra esistenza.
Con la presentazione pubblica si conclude il percorso la formazione «Emozionare con la Scienza» condotto durante gli ultimi due anni accademici dal fisico e attore Andrea Brunello per il Dipartimento di Fisica.
Tanti gli argomenti che hanno affascinato i giovani e che saranno raccontati al pubblico: «Il mio viaggio nel Cosmo» di Marco Peretti; «Di Genio ce n’è uno solo» di Laura Beghini; «Piccole stelle insegnano» di Chiara Toldo; «Spesso la musica mi porta via come fa il mare» di Eleonora Rigoni; «Il suono nella vita» di Edoardo Dalla Guarda; «Renato Caccioppoli: in equilibrio tra matematica e libertà» di Debora Lamcja; «Entropia portami via» di Roberto Ciccarelli; «Radioattivo come una banana» di Stefano Piccin; «Il teorema più bestemmiato dai camionisti» di Pietro Capovilla e «Scusi professore ma non sento» di Guglielmo Grillo.
 
In serata FisiCittà ci porterà poi ad alzare lo sguardo verso le stelle. L’occasione sarà l’evento «Uno Spazio Quantistico», che si terrà sempre al Teatro Sociale di Trento alle 20.30. A dialogare sui segreti del cosmo saranno Roberto Battiston (presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana) e Giovanni Caprara (giornalista scientifico del Corriere della Sera) nell’appuntamento promosso in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana.
La loro conversazione sarà accompagnata da alcuni momenti teatrali con l’attore Andrea Brunello che interpreterà brani e riflessioni su «La Bellezza nella Fisica», accompagnato dal musicista Enrico Merlin.
Entrambe le iniziative al Teatro Sociale sono a ingresso libero fino a esaurimento posti.
 

Lorenzo Pavesi.
 
 Il programma «FisiCittà» di domani 
Da segnare in calendario per la giornata di domani, martedì 12 settembre, due appuntamenti speciali. Il primo, l’inaugurazione della mostra interattiva «I Giocattoli e la Scienza» che si terrà alle 18.30 al Liceo Classico G. Prati (Via SS Trinità, 38).
Al centro dell’esposizione saranno oggetti divertenti e per la maggior parte giocattoli, propri del Dipartimento di Fisica ma resi accessibili a tutti per mostrare gli aspetti paradossali e interessanti della Fisica.
Gli oggetti si riferiscono ai vari capitoli della scienza, tra cui la meccanica, l’ottica, l’astronomia e l’elettromagnetismo.
L’esposizione è una versione aggiornata della prima mostra I Giocattoli e la Scienza, ideata da Vittorio Zanetti, docente del Dipartimento di Fisica fino al 1997.
Arricchita di nuovi oggetti e riprogettata alla luce dei progressi della scienza e della tecnologia, sarà possibile osservare i giocattoli tradizionali accanto a quelli che utilizzano le più moderne tecnologie.
La mostra rimarrà aperta al pubblico dall’11 al 22 settembre, dalle 8.10 alle 17.
 
In serata, ecco il secondo appuntamento, con «Science on Screen», una serata in forma di cinema per rispondere, non solo scientificamente, a qualche interrogativo sul mondo che ci circonda.
 Le proiezioni si terranno al cinema Astra (Corso M. Buonarroti, 16) a partire dalle 20.30 e saranno accompagnate da esperti, fisici e non, sulle tematiche riguardanti tre film, in cui la fisica è uno dei protagonisti.
I film sono: «Elysium» presentato da Marco Durante e Roberto Poli; «Il diritto di contare» presieduto da Barbara Poggio ed Eugenio Coccia; «Deadpool» introdotto da Stefano Gialanella e Paolo Macchi.
 
Link al programma di FisiCittà.

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