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Ricerca e innovazione in Alto Adige: progetti entro il 30 novembre

Sostegno per 12 milioni di euro alle imprese e agli istituti di ricerca con il terzo bando FESR 2014-2020 approvato dalla Giunta provinciale di Bolzano

La Giunta provinciale di recente ha approvato il bando dell’asse prioritario ricerca e innovazione del programma FESR 2014-2020 che indica due obiettivi specifici.
Il bando approvato prevede una dotazione di 12 milioni di euro, dei quali 9 milioni per il primo obiettivo e 3 milioni per il secondo.
Il primo obiettivo è attribuito alla ricerca scientifica ed ha come scopo il potenziamento della capacità di sviluppare l’eccellenza nella ricerca e nell'innovazione sostenendo le infrastrutture considerate cruciali per il sistema provinciale, ad esempio per lo sviluppo di infrastrutture di ricerca nell’ambito del parco tecnologico NOI.
 
Il secondo obiettivo del bando, è invece indirizzato all’innovazione nelle imprese attraverso il sostegno ad attività di collaborazione per lo sviluppo di tecnologie sostenibili, nuovi prodotti e nuovi servizi.
Le imprese dovranno collaborare con almeno un’istituzione di ricerca o di diffusione scientifica, e i progetti dovranno ricadere in una delle aree di specializzazione previste: energia e ambiente, tecnologie agroalimentari, tecnologie alpine, trattamenti di cura naturali e tecnologie medicali, ICT e automazione, industrie creative.
La presentazione dei progetti è possibile ancora entro il 30 novembre 2017 con procedura online, informazioni più dettagliate sul bando e sul programma FESR all'interno del portale Europa.
 
 Progetti in corso 
Fra i progetti che alla fine del 2016 hanno superato la procedura di selezione del programma FESR e attualmente in corso, ve ne sono due di particolarmente interessanti: uno di ottimizzazione del teleriscaldamento e uno per il miglioramento dei processi di apprendimento grazie alla realtà virtuale. Con il progetto «Fernwärme 2030», SEV Unione Energia punta a ridurre le perdite della rete del teleriscaldamento delle 45 centrali altoatesine.
Tre le centrali di che partecipano al progetto, con l’obiettivo di ridurre le emissioni nocive del 7%.
Altra innovazione, la stima della biomassa consegnata non a metro ma in base alla qualità energetica, che potrebbe comportare una riduzione dei costi per le centrali di teleriscaldamento di circa il 5%, ovvero di quasi 1,5 milioni di euro all’anno.
Il progetto «Virtual Reality Innovation» di cinque imprese locali (ForTeam, Datef, Arcadia Consulting, Gourmet's International, Securexpert), punta al miglioramento dei processi di apprendimento grazie alla realtà virtuale.
Le imprese sono seguite da un professore della facoltà della formazione della Libera Università di Bolzano.
I primi moduli sviluppati, che interessano gli ambiti d’interesse delle aziende coinvolte, ovvero enologia/gastronomia, infrastrutture IT, sicurezza del lavoro e management, saranno presentate al pubblico il 20 ottobre prossimo.

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