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Imprese e professionisti s'interrogano sul futuro di impianti a fune

Il seminario, tenutosi venerdì 22 settembre a Trentino Sviluppo, ha visto la partecipazione di quattro aziende leader ed un centinaio di esperti provenienti da tutta Italia

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Alba Col Rossi.
 
Quanto l’innovazione tecnologica contribuisce a migliorare le prestazioni energetiche, la sicurezza e il comfort degli impianti a fune?
Se lo sono chiesti i 100 ingegneri e tecnici provenienti da tutta Italia che ieri, venerdì 22 settembre, si sono dati appuntamento al seminario sulle apparecchiature elettriche per gli impianti di risalita organizzato da Trentino Sviluppo.
In dialogo tra loro quatto gruppi industriali leader di settore: Nidec Asi, EEI, Leitner e Funitek.
 
Dopo il successo del seminario sulle funi metalliche del 2016, torna a Rovereto il convegno annuale per gli esperti del settore funiviario organizzato da Trentino Sviluppo.
Il momento formativo, unico a livello nazionale nel suo genere, si è svolto ieri, venerdì 22 settembre, presso la sede dell’agenzia provinciale a Rovereto e ha visto confrontarsi oltre 100 partecipanti provenienti da tutta Italia, dalla Valle d’Aosta al Friuli, passando per la Toscana.
Il Trentino, con i suoi 239 impianti di risalita in esercizio per oltre 200 chilometri di funivie a servizio dello sci e del turismo, è infatti, assieme alla Valle d’Aosta, territorio di riferimento nell’ambito della formazione continua di chi opera per garantire la sicurezza e il buon funzionamento degli impianti di risalita, interrogandosi ogni giorno sui metodi per ammodernare strutture costruite trenta o quarant’anni fa secondo i dettami della più moderna tecnologia.
 
Il confronto di quest’anno si è concentrato in particolare sugli azionamenti elettrici per gli impianti di risalita, intesi come l’insieme composto dal motore e dagli apparati di alimentazione, comando e controllo che regolano la velocità e la posizione degli alberi di trasmissione a cui sono collegate le cabine.
L’azionamento elettrico è quindi il sistema responsabile del monitoraggio e della sicurezza dell’intero impianto e dal suo ammodernamento dipendono il maggiore comfort durante i viaggi, così come la possibilità di fare ricorso a fonti rinnovabili ed individuare soluzioni all’avanguardia per l’efficientamento energetico delle installazioni.
 
Sicurezza e sostenibilità dunque i temi chiave su cui i partecipanti si sono confrontati con quattro professionisti espressione di altrettanti gruppi industriali leader di settore: Davide Barban di Asi, Walter Sonnerer di Leitner, Franco Boscolo di Funitek e Andrea Fornasa di EEI.
Accanto a loro il vicepresidente di Trentino Sviluppo Fulvio Rigotti, il direttore dell’Area Impianti Turistici di Trentino Sviluppo Gianni Baldessari, il dirigente del Servizio impianti a fune della Provincia autonoma di Trento Silvio Dalmaso, il presidente dell’Associazione nazionale italiana tecnici degli impianti funiviari (ANITIF) Sergio Tiezza e l’ingegner Matteo Valentini della Provincia per una panoramica sulla normativa provinciale per l’impiego di apparecchiature elettriche negli impianti, recentemente aggiornata.

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