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«Immagina l'uva e... vivi la festa» – Di Nadia Clementi

Parliamo della 60ª Festa dell’Uva a Verla di Giovo – Le foto dei carri e i premiati

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Si è conclusa con successo la 60ª Festa dell’uva di Verla di Giovo, un appuntamento consolidato nel tempo per salutare l’arrivo dell’autunno e della tanto attesa vendemmia.
La festa di Verla è l’occasione per mettere in vetrina l’intera Valle di Cembra che alla coltivazione dell’uva deve il suo look particolare, fatto di terrazzi, muriccioli e pergole disegnante sugli aspri e soleggiati pendii discendenti verso l’Avisio. 

Lo spirito che anima tutta la Festa dell’uva, è il trasporto emotivo, partecipazione e divertimento.
Il momento più atteso della manifestazione è la sfilata per le vie del centro storico di un coloratissimo corteo composto di bande e gruppi folcloristici, che raggiunge la sua massima espressione artistica con l’arrivo dei carri allegorici, sorprendenti lavori, realizzati con tecniche diverse che interpretano l’uva attraverso allegorie di colori, suoni, immagini e grandi emozioni. 

I gruppi partecipanti sono per la maggior parte giovani che non sono mossi esclusivamente dalla competizione della sfilata ma soprattutto dall’amicizia che li lega e dall‘obbiettivo comune di trovarsi assieme per creare opere che di anno in anno diano maggior vigore alla manifestazione.
Per la 60ª edizione erano sei carri allegorici che hanno affrontato la passerella ed il giudizio del pubblico e giuria. Protagonista è la fantasia, stimolata dal grande amore per il’uva il frutto simbolo della valle incantando il pubblico presente alla visione di gigantesche opere inedite.
 
 I carri in ordine di sfilata 
 
 
Carro N. 1 «La ruota della fortuva» del Gruppo Picaciuk.
Il famoso gioco «Ruota della fortuna» viene rappresentato sul carro, e madre Natura è il vino concorrente in gara.
Ogni giocata è questione di fortuna, di attesa di speranza, con esultanze ed eventi indesiderati (grandine, siccità, malattie) a subirne le conseguenze l'uva.
 
 
Carro N. 2 «L'unione fa la vite» del Gruppo Vinpower
Fin dalla sua creazione, il compito principale della Comunità economica Europea era quello di far collaborare tutti i paesi che si trovavano in condizioni disastrose dopo la seconda Guerra Mondiale per avere in futuro un territorio unito con lo stesso spirito oggi spinge molti ragazzi a unirsi per festeggiare l'uva, frutto del loro territorio. 

 
Carro N. 3 «IL frutto del made in Italy» del Gruppo Passitos.
Esattamente 60 anni fa nasceva la Fiat 500 e il pensiero porta a rivivere anche la prima edizione della Festa dell'Uva...
 
 
Carro N. 4 «Acapulco, prima pergola... a sinistra» del Gruppo Machenicolas.
Due contadini sognano da tempo di trascorrere l'estate nella bellissima Acapulco invece di lavorare faticosamente nei loro vigneti...
 
 
Carro N. 5 «Preziosa Armonia» del Gruppo Scarozi.
Il disco di grammofono gira diffondendo nell'aria una dolce armonia con un movimento ciclico paragonabile alla vita del contadino e al susseguirsi delle stagioni.
 
 
Carro N. 6 «Arcano 60: l'evoluzione» del Gruppo Prinzoni.
L'arcano 60, appartenente all'antica simbologia dei tarocchi egizi, rappresenta l'abilità dell'uomo nel riuscire a risvegliare costantemente il principio della trasformazione di tutte le cose.
Ci insegna che affinché tutto possa svilupparsi pienamente è necessario non solo seminare ma anche curare con perseveranza ciò che si è seminato.
 

 
 I carri vincitori della 60ª edizione 
Primo classificato il carro N. 6 «Arcano 60: l'evoluzione».
Secondo classificato il carro N. 5 «Preziosa armonia».
Terzi classificati a pari merito i carri N. 2 «L'unione fa la vite» e il N. 3 «Il frutto del made in Italy».
Quarto classificato il carro N. 1 «La ruota della fortuva».
In ultimo il carro N. 4 «Acapulco, prima pergola... a sinistra».
 
Nadia Clementi - n.clementi@ladigetto.it


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