Home | Sport | Sport invernali | Il mito Tomba «rivincita delle pianure»: la 3Tre emoziona Ferrara

Il mito Tomba «rivincita delle pianure»: la 3Tre emoziona Ferrara

Il primo appuntamento del «3Tre on Tour» incanta con i ricordi dei trionfi di Tomba a Campiglio e le suggestioni dell’alpinista Fausto de Stefani: due figli della pianura

image

L'alpinista Fausto De Stefani, il Presidente 3Tre Lorenzo Conci e il giornalista Leo Turrini - Foto Bisti.
 
In una Ferrara bella come non mai, resa viva dal Festival «Internazionale» che ogni anno porta migliaia di persone nella città degli Estensi, la 3Tre di Madonna di Campiglio ha incontrato per la prima volta il proprio pubblico in vista della 64a edizione del 22 Dicembre prossimo.
Proprio Ferrara è stata la sede della prima tappa del “3Tre on Tour” 2017, tenutasi nella serata di venerdì 29 Settembre presso lo Spazio Crema, e organizzata in collaborazione con Montura, partner dell’APT Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena.

Al centro dell’appuntamento d’apertura del tour promozionale di 3Tre è stato il tema che accompagnerà questa edizione, legato ad uno dei più grandi protagonisti che abbiano mai solcato le nevi, peraltro emiliano a sua volta: nel 2017 si celebrano i trent’anni della prima affermazione di Alberto Tomba sul Canalone Miramonti, in quel 1987 che lo rivelò al mondo dello sci, dello sport e non soltanto.
Il racconto di Alberto ha preso vita grazie alle immagini storiche proposte da Paolo Luconi Bisti, responsabile tradizione e patrimonio storico del Comitato 3Tre, e alle parole del giornalista Leo Turrini, che ha vissuto da vicino l’intera parabola sportiva e personale dell’atleta bolognese.
Proprio Turrini ha sottolineato come a Madonna di Campiglio siano legate alcune delle pagine più significative del percorso sportivo di Tomba.
 
«Ricordo la partenza da casa alle 4 del mattino di quel martedì 16 Dicembre 1987 (il mio giornale non aveva previsto l’albergo), qualcuno pensava ancora che i primi due successi a Sestriere potessero essere un fuoco di paglia, e solo dopo il terzo centro in Alta Badia mi fu chiesto di salire, per la prima volta, sul Canalone Miramonti.
«Quello che vidi mi colpì profondamente: non solo e non tanto la perentoria affermazione del nuovo campione venuto da Castel de’Britti, ma migliaia e migliaia di persone assiepate in pista in un giorno feriale, compresi tanti giovanissimi che quel giorno, evidentemente, si «scontarono» una giornata di scuola.
«Era l’inizio di un nuovo fenomeno non solo sportivo, ma di costume, che vidi espresso nella massima potenza dodici mesi dopo: nel 1988 la 3Tre si svolse di domenica, e assistetti ad uno spettacolo di pubblico e di passione che non ho mai più visto in nessun altro angolo del mondo dello sci.»
 
Parte dell’unicità di Tomba risiede nel fatto che la sua ascesa ai vertici del Circo Bianco sia partita dalla pianura, dalla città.
Un aspetto che lo accomuna ad un altro ospite della serata di Ferrara, l’alpinista Fausto De Stefani, secondo italiano in ordine di tempo (e sesto uomo a livello mondiale) capace di conquistare tutte le vette oltre gli ottomila metri.
Nato ad Asola, in provincia di Mantova, anche De Stefani ricorda la perplessità che circondava i «figli della pianura» quando si confrontavano con l’alta quota: «quando dicevamo da dove arrivassimo, i montanari alzavano gli occhi al cielo, e ci chiedevano dove volessimo avventurarci.
«Ho conosciuto Alberto Tomba, e siamo persone di indole e personalità molto diversa, ma la sua vicenda ha rappresentato anche una grande rivincita di noi figli della pianura padana, capaci di imporsi sulle vette più alte degli sport invernali.»
 
La chiusura è stata affidata al Presidente del Comitato 3Tre Lorenzo Conci.
«Serate come quella di oggi dimostrano come una figura come quella di Alberto Tomba siano capaci di unire e suscitare emozioni a tutti i livelli, dai puristi fino a chi dello sci sa poco e nulla, ma non ha potuto che appassionarsi alle vicende di quel ragazzone emiliano capace di divorare i pali del Canalone Miramonti.
«Per questo, siamo felici e orgogliosi di celebrare quest’anno il 30esimo anniversario del suo primo successo a Campiglio, non solo il giorno della gara ma anche nella serata della vigilia, giovedì 21 Dicembre, con uno speciale evento fra sport e cultura.
«Il nostro augurio, naturalmente, è che anche Alberto sia presente per festeggiare con noi.»

Condividi con: Post on Facebook Facebook Twitter Twitter

Subscribe to comments feed Commenti (0 inviato)

totale: | visualizzati:

Invia il tuo commento comment

Inserisci il codice che vedi sull' immagine:

  • Invia ad un amico Invia ad un amico
  • print Versione stampabile
  • Plain text Versione solo testo

Pensieri, parole, arte

di Daniela Larentis

Parliamone

di Nadia Clementi

Musica e spettacoli

di Sandra Matuella

Psiche e dintorni

di Giuseppe Maiolo

Da una foto una storia

di Maurizio Panizza

Letteratura di genere

di Luciana Grillo

Scenari

di Daniele Bornancin

Dialetto e Tradizione

di Cornelio Galas

Orto e giardino

di Davide Brugna

Gourmet

di Giuseppe Casagrande

Cartoline

di Bruno Lucchi

L'Autonomia ieri e oggi

di Mauro Marcantoni

I miei cammini

di Elena Casagrande