Home | Interno | Università di Trento, i dipartimenti di eccellenza sono 10 su dieci

Università di Trento, i dipartimenti di eccellenza sono 10 su dieci

Sono stati valutati soprattutto in base alla qualità della ricerca e per la progettualità scientifica, organizzativa e didattica

Sono dieci su dieci i dipartimenti dell’Università di Trento ammessi nella graduatoria nazionale dei dipartimenti di eccellenza.
I 352 dipartimenti degli atenei italiani sono stati ordinati in base al punteggio dell’Indicatore standardizzato di performance dipartimentale (ISPD), indicatore che è stato calcolato da ANVUR in base alle valutazioni ricevute nella VQR 2011-2014.
La normativa prevede che la valutazione sia in due fasi e che siano finanziati 180 dipartimenti nell’elenco dei 352 in graduatoria.
Dei dieci dipartimenti UniTrento, quattro hanno ottenuto punteggio pieno e uno di questi (Sociologia e Ricerca sociale), in base alla decisione assunta dal Senato accademico nella seduta del 4 ottobre, concorrerà per l’Ateneo alla prima fase di valutazione, mentre gli altri nove dovranno concorrere alla fase successiva.
Il rettore Paolo Collini commenta: «La quasi totalità delle nostre strutture risulta presente nella lista dei primi 352 dipartimenti delle università italiane (valore ISPD) con il 60% delle strutture accademiche di UniTrento inserite nel top 180.»
 
Restano escluse, perché non avevano i requisiti dimensionali richiesti per partecipare, le strutture accademiche del CIBIO – Centro di Biologia integrata e la Scuola di Studi Internazionali e il C3A – Centro Agricoltura, Alimenti, Ambiente (perché si è costituito dopo il 1° gennaio 2017).
La nuova sezione del Fondo di finanziamento ordinario (FFO) dedicata ai dipartimenti di eccellenza è stata istituita con l’ultima legge di Stabilità (legge 232/2016) e ha una dotazione annua di 271 milioni di euro, a decorrere dal 2018.
La finalità è incentivare, con un finanziamento quinquennale, l’attività dei dipartimenti universitari che si caratterizzano per l’eccellenza nella qualità della ricerca e nella progettualità scientifica, organizzativa e didattica, nonché con riferimento alle finalità di ricerca di Industria 4.0.
Il finanziamento per ogni dipartimento in caso di successo supera i 5 milioni.
L’Ateneo di Trento in questi giorni ha ottenuto anche un altro riconoscimento.
 
L’accreditamento internazionale (EPAS di EFMD) per la laurea magistrale EMBS (European Master in Business Studies), attiva al Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Trento.
Il programma, giunto alla sua undicesima edizione, offre corsi a una trentina di studenti e studentesse di varie nazionalità.
È un percorso di studio congiunto creato in collaborazione con altre tre università e chi lo frequenta cambia sede universitaria ogni 6 mesi: primi sei mesi a UniTrento e poi University of Savoie Mont Blanc (Francia), University of Kassel (Germania) e University of Leon (Spagna).
Al termine viene rilasciato un titolo congiunto con pieno valore nei quattro sistemi universitari nazionali.
Ci sono solo altri tre programmi accreditati EPAS in tutta Italia (due a Bologna, uno al MIB di Trieste) e la laurea magistrale EMBS è l'unico programma joint degree tra tutti quelli accreditati EPAS.

Condividi con: Post on Facebook Facebook Twitter Twitter

Subscribe to comments feed Commenti (0 inviato)

totale: | visualizzati:

Invia il tuo commento comment

Inserisci il codice che vedi sull' immagine:

  • Invia ad un amico Invia ad un amico
  • print Versione stampabile
  • Plain text Versione solo testo

Pensieri, parole, arte

di Daniela Larentis

Parliamone

di Nadia Clementi

Musica e spettacoli

di Sandra Matuella

Psiche e dintorni

di Giuseppe Maiolo

Da una foto una storia

di Maurizio Panizza

Letteratura di genere

di Luciana Grillo

Scenari

di Daniele Bornancin

Dialetto e Tradizione

di Cornelio Galas

Orto e giardino

di Davide Brugna

Gourmet

di Giuseppe Casagrande

Cartoline

di Bruno Lucchi

L'Autonomia ieri e oggi

di Mauro Marcantoni

I miei cammini

di Elena Casagrande