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Verde urbano: ecco le città più (e meno) green d'Italia

Verde in città: Potenza, Trento e Matera e sono i capoluoghi più «green» d'Italia – Genova e L'Aquila ultime in classifica

Dall’inizio dell’anno è scattato l’allarme smog per molte città del Nord Italia. Stando a quanto afferma la Coldiretti, a favorire lo sforamento dei limiti delle polveri sottili è la combinazione di tre fattori principali: i cambiamenti climatici, l’inquinamento e una disponibilità ridotta di spazi verdi.
Dall’ultimo rilevamento Istat è emerso che il verde urbano rappresenta appena il 2,7% del territorio dei capoluoghi di provincia, per una media di 31,1 mq a testa. Stando all’indagine, le città del Nord hanno in media più parchi di quelli del Centro e del Sud.
Il capoluogo più «green» è Trento, con 401,5 metri quadrati di verde per abitante. La città ha puntato ad incrementare il verde urbano, con la realizzazione del parco di Melta e del parco Fratelli Michelin nel quartiere delle Albere e la riqualificazione  del giardino della scuola materna «Rodari».
Nella top ten delle città più verdi d’Italia, svettano sul podio Matera e Potenza, che insieme a Reggio Calabria alzano la media del Sud Italia.
 
Al Nord si rivelano particolarmente green anche Venezia e Milano, mentre Genova è tra le ultime in classifica. Nel capoluogo lombardo, sono disponibili 17,2 metri quadrati per abitante contro i 15,9 di Roma, mentre a Napoli si è di poco sopra i 10 mq.
Fanalino di coda della classifica è L’Aquila, tra i capoluoghi di regione con minore disponibilità di verde urbano per abitante, con 5.9 mq a testa. Nelle ultime posizioni troviamo anche Genova, unica città del Nord tra i capoluoghi di Puglia, Sicilia e Sardegna.
«Occorre intervenire in modo strutturale potenziando il verde, considerato che una pianta adulta – sottolinea la Coldiretti – è capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili, un ettaro di piante elimina circa 20 chili di polveri e smog in un anno.
«Un’opportunità importante da sfruttare – ha aggiunto – anche per evitare il rischio della maximulta da un miliardo in arrivo dall’Ue per lo sforamento dei limiti di polveri sottili.»
 
Secondo la Coldiretti, oltre ad intervenire per qualificare il verde pubblico sono altrettanto importanti gli interventi a favore di quello privato «a partire da misure di defiscalizzazione degli interventi su giardini e aree verdi – ha concluso l’associazione di rappresentanza dell’agricoltura italiana – da realizzare con un meccanismo simile a quello previsto per il risparmio energetico, le abitazioni, i mobili o gli elettrodomestici».

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