Home | Alto Adige | «Spiders», ragni giganti in mostra a Bolzano dal 17 ottobre

«Spiders», ragni giganti in mostra a Bolzano dal 17 ottobre

40 specie di tarantole, scorpioni e scolopendre: al Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige a Bolzano la mostra scientifica con ragni vivi più grande d’Europa

image

>
La mostra scientifica con ragni vivi più grande d’Europa: approda a Bolzano il 17 ottobre, al Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige, «Spiders», che in una cinquantina di terrari appositamente studiati per riprodurre l’habitat dell’animale espone 40 specie di ragni giganti (le cosiddette “tarantole”), sette specie di scorpioni e tre di scolopendre.
A disposizione vi sono tuttavia ben 70 specie, che verranno ricambiate periodicamente fino alla chiusura al 25 febbraio 2018.
La mostra proviene dalla collezione degli appassionati sloveni Sašo Čotar e Aleš Mlinar, che ne sono anche i curatori, e nel 2016 ha già fatto tappa a Genova al Museo di Storia naturale riscuotendo un grande successo.
Protagonisti assoluti di «Spiders» sono le tarantole, ovvero i ragni giganti della famiglia dei Terafosidi.
 
Diffusi nelle zone tropicali di America, Africa e Asia, hanno corpo e arti robusti rivestiti di peli.
Al contrario di quanto si crede comunemente, la maggior parte dei ragni giganti non ha un veleno molto pericoloso per l’uomo.
Diverse specie, tuttavia, sono dotate di peli urticanti che, se disturbate, lanciano dall'addome e dalle zampe posteriori provocando gravi irritazioni.
Tra gli esemplari esposti, tutti nati in terrario, vi è anche il ragno più grande del mondo: l’Avicularia golia (Theraphosa blondi), diffuso in Amazzonia e che arriva ai 30 cm di lunghezza per 175 g di peso.
 

 
Nei terrari del percorso espositivo c’è però spazio anche per qualche ragno diverso dalle tarantole: è il caso del Latrodectus tredecimguttatus, meglio noto come Malmignatta o Vedova nera mediterranea.
Lungo fino a 15 mm e di colore nero con le caratteristiche tredici macchie rosse sul dorso, è una delle pochissime specie pericolose che vivono in Italia.
Non mancano, come detto, scorpioni e scolopendre: ad esempio lo Scorpione imperatore (Pandinus imperator, Africa occidentale), uno degli scorpioni più grandi con i suoi oltre 20 cm, o il Centopiedi gigante rosso (Scolopendra sp., foreste del Sudamerica), 25 cm, nervoso e aggressivo e dal veleno tossico.

Accompagnano la mostra un ricco apparato di pannelli trilingui – italiano, tedesco e inglese – che descrivono le diverse specie e illustrano temi come anatomia, biologia, fisiologia, tecniche di caccia, veleno, produzione della seta (cinque volte più resistente dell’acciaio), diffusione dei ragni in Italia, e altro.
Lo scopo è di informare meglio il pubblico sulle caratteristiche dei ragni e sulla loro importanza per l’ecosistema, sensibilizzandolo alla tutela delle specie e dei loro habitat.
 

 
È previsto inoltre un programma collaterale di attività di approfondimento: visite guidate e laboratori per classi scolastiche di ogni ordine (prenotazioni su www.museonatura.it o al tel. 0471 412975), due formazioni specialistiche per docenti, un workshop di osservazione al microscopio di ragni e scorpioni per adulti e ragazzi (16 novembre, prenotazioni tel. 0471 412964) e un originale fotoshooting con i ragni, ovvero una serata di fotografia libera con le tarantole come fotomodelli (12 dicembre, prenotazioni allo stesso numero del workshop).
La mostra temporanea «Spiders» si potrà visitare nel parterre del museo fino al 25 febbraio 2018 dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle 18. Ingresso: 10 euro per adulti, 6 euro per bambini e ragazzi dai 3 ai 15 anni.

Gruppi (da 15 persone in su) e scolaresche: 6 euro a persona, guida inclusa. Attenzione: per la mostra «Spiders» non sono validi ingressi ridotti o gratuiti come Museumcard, Teachercard e altro.
L’inaugurazione ha luogo lunedì 16 ottobre alle ore 18.
È attesa la partecipazione di Valentino Pagani, direttore del Dipartimento provinciale Beni culturali, Musei, Viabilità e Mobilità, Karin Dalla Torre, direttrice della Ripartizione provinciale Musei e dei Musei provinciali, Vito Zingerle, direttore del Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige, Roland Psenner, presidente del comitato scientifico del museo, i curatori e proprietari della collezione Sašo Čotar e Aleš Mlinar e Massimo Morpurgo, coordinatore del progetto per il museo.

Condividi con: Post on Facebook Facebook Twitter Twitter

Subscribe to comments feed Commenti (0 inviato)

totale: | visualizzati:

Invia il tuo commento comment

Inserisci il codice che vedi sull' immagine:

  • Invia ad un amico Invia ad un amico
  • print Versione stampabile
  • Plain text Versione solo testo

Pensieri, parole, arte

di Daniela Larentis

Parliamone

di Nadia Clementi

Musica e spettacoli

di Sandra Matuella

Psiche e dintorni

di Giuseppe Maiolo

Da una foto una storia

di Maurizio Panizza

Letteratura di genere

di Luciana Grillo

Scenari

di Daniele Bornancin

Dialetto e Tradizione

di Cornelio Galas

Orto e giardino

di Davide Brugna

Gourmet

di Giuseppe Casagrande

Cartoline

di Bruno Lucchi

L'Autonomia ieri e oggi

di Mauro Marcantoni

I miei cammini

di Elena Casagrande