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L’autonomia è il modello per estinguere i conflitti

Il presidente Dorigatti ieri pomeriggio a Religion Today Filmfestival

Ha discusso anche di autonomie, autogoverno e ruolo dei territori, il 20° Religion Today Filmfestival di Trento.
Va detto che una rassegna simile a quella trentina si svolge anche in Catalogna e si chiama Mostra de Cinema Espiritual: un’affinità che ha suggerito con naturalezza un momento di confronto internazionale sul tema comune di Trento e di Barcellona, quello dell’assetto istituzionale autonomistico, com’è noto fortemente sotto stress in questa fase in Catalogna.
Il presidente Dorigatti ha aperto l’incontro, spiegando di provenire dall’aula dell’assemblea legislativa regionale, che ha approvato una mozione sul tema del referendum autonomistico in Veneto e Lombardia.
Tema caldo, insomma, quello degli assetti di governo del territorio, che gli Stati decidono di coltivare e promuovere.
 
Dorigatti ha ricordato che a Trento si lavora da oltre un anno – in seno alla Consulta per lo Statuto – attorno alla declinazione di questa problematica, vista in rapporto con la possibile riforma dello Statuto regionale.
Centralità della persona, rispetto e promozione della diversità, da considerare una ricchezza: questi secondo Dorigatti devono essere i criteri ispiratori di fondo.
L’autonomia come modello utile per evitare i conflitti, non a caso studiato perfino dai tibetani.
Oggettivamente questo regime speciale delle istituzioni locali ha permesso di costruire benessere diffuso nella nostra terra, dagli anni Cinquanta ad oggi, sulla scorta di un background millenario, che affonda le radici fino ai Patti gebardini e alla nascita della Magnifica Comunità di Fiemme.
 
Naturalmente i tempi cambiano e si affacciano nuove sfide, portate ad esempio dalla moltitudine di uomini che qui arrivano da terre lontane.
Una sfida decisiva è quella di gestire le tensioni territoriali senza incrinare la coesione europea.
Il presidente ha voluto evidenziare che il Consiglio provinciale da anni si è dotato significativamente del Forum per la pace e i diritti umani.
Ha anche affrontato il nodo discusso in Consulta della possibile menzione – nel ventilato preambolo dello Statuto – delle radici cristiane proprie della nostra regione.
Per Dorigatti bisogna guardarsi dalle forzature e attenersi rigorosamente al principio del libero credo in libero stato, per evitare di innescare nuove tensioni e contrapposizioni.
 
Al tavolo doveva partecipare anche il direttore generale degli affari religiosi della Generalitat de Catalunya.
Enric Vendrelli Aubach ha ritenuto che non fosse il momento di lasciare Barcellona e ha inviato una lettera.
In essa spiega che l’autonomia catalana - sancita dalla Costituzione spagnola del 1978 – è stata sempre più interpretata dal governo centrale come mero decentramento amministrativo.
Questa - ha scritto il direttore - è l’origine delle tensioni attuali, del referendum per l’indipendenza, della scelta di andare avanti verso la secessione.
Madrid continua a reiterare gli ultimatum e minaccia addirittura di revocare l’autonomia, al punto che il prossimo futuro è davvero un punto di domanda.

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