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Interpreti: tante figure diverse per tante situazioni distinte

Il ruolo fondante dell’interpretariato nell’era della globalizzazione

Le conseguenze dell’avvento prorompente di Internet sul lavoro e sulla vita quotidiana delle aziende sono state sicuramente troppo numerose, e in buona parte inaspettate. Ma fra quelle che più hanno trasformato la scena commerciale e professionale c’è sicuramente stato il drastico e rapidissimo ampliamento delle dimensioni del mercato su cui le aziende – tutte, anche quelle di dimensioni più ridotte – si sono trovate ad operare, e anzi a dover operare per poter rimanere al passo con la propria concorrenza.
Anche ditte di dimensioni ridotte, che solo trent’anni fa avrebbero avuto vita prospera operando limitatamente al proprio mercato nazionale (o addirittura a quello locale), oggi quotidianamente si trovano a interagire, sia in acquisto che per le vendite, con realtà produttive che si trovano letteralmente al capo opposto del mondo.
E a sua volta questa situazione ha generato un’altra grande rivoluzione: ha infatti reso necessario attrezzarsi per trattare regolarmente con interlocutori localizzati in Paesi stranieri anche per aziende che un tempo non si sarebbero mai dovute porre il problema.
Abbiamo chiesto di chiarirci un po’ la situazione, e come può essere affrontata, ad un’agenzia di interpreti specializzata, la SB Servizi.
 
Globalizzazione, e quindi rapporti con aziende estere passati all’ordine del giorno. Quali le conseguenze?
«La conseguenza più diretta è che la capacità di comunicare efficacemente in lingue diverse dalla propria è diventata vitale per tante realtà del comparto delle medie e piccole aziende quasi da un giorno all’altro.
«Un tempo avere un dipendente che parlasse o almeno sapesse leggere e scrivere mediocremente l’inglese era quasi vissuto come un lusso, un punto di vantaggio: oggi è meno del minimo sindacale, e sicuramente non basta a chi tratti con molti Paesi diversi.»
 
Quali sono le situazioni più critiche?
«In realtà, paradossalmente, non sono tanto i materiali stabili, per così dire, come contratti standard, brochure, manuali e siti web a generare problemi: per tutti questi documenti è sufficiente affidarsi a dei capaci traduttori, e una volta preparata la versione nelle lingue desiderate, sapendo che coincide perfettamente con l’originale, si è risolta la questione.
«Dove invece nascono difficoltà è nella trattativa, o negli incontri ufficiali e importanti con persone di diverse nazionalità; e per le grandi aziende, anche nel caso di grandi riunioni o convegni, ai quali necessariamente si devono invitare personaggi – clienti e fornitori – da Paesi esteri, come partecipanti nel pubblico o addirittura come relatori.
«Qui non è possibile preparare il materiale in anticipo con dei traduttori, e occorrono quindi interpreti professionali del genere più giusto che gestiscano la situazione in tempo reale.»
 
Interpreti professionali «del genere giusto». Ce ne sono varie tipologie, quindi?
«Assolutamente sì, perché sono diverse le situazioni nelle quali è richiesta la loro attività. Anche volendo riassumere e semplificare molto, si possono individuare  quattro tipologie di interpreti la cui attività può essere necessaria alle aziende.
«Ci sono gli interpreti di simultanea, che traducono in tempo reale un intervento; solitamente vengono impiegati in convegni e conferenze con un pubblico multilingua.
«Per quanto riguarda invece situazioni dove il pubblico è omogeneo per lingua si impiegano interpreti specializzati in consecutiva, che ascoltano gli interventi e dopo ogni gruppo di frasi traducono quanto detto.
«Più moderne ma molto apprezzate sono poi le discipline dell’interpretariato d’affari, che comprende una componente di capacità commerciale e di trattativa oltre che di mediazione culturale, e la più recente, l’interpretariato telefonico, per contatti a distanza che superino integralmente il problema linguistico.
 
FD

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