Home | Rubriche | Pensieri, parole, arte | «Il caso Fogolino. Un intrigo bizzarro» – Di Daniela Larentis

«Il caso Fogolino. Un intrigo bizzarro» – Di Daniela Larentis

Al Castello del Buonconsiglio l’intrigante spy story proposta da «Il Funambolo» spiega, divertendo, la mostra dedicata a Marcello Fogolino

image

>
Nelle splendide sale del Castello del Buonconsiglio di Trento fino al 5 novembre prossimo è aperta al pubblico una straordinaria esposizione dal titolo «Ordine e bizzarria: il Rinascimento di Marcello Fogolino».
Un modo divertente e inusuale di scoprire la mostra è offerto dallo spettacolo comico proposto da Il Funambolo ispirato al cinema noir anni ’50: il detective privato Bill Bizzarro è sulle tracce dei fratelli Fogolino, in una torbida vicenda fatta di omicidi, spionaggio, doppiogioco e opere d’arte rinascimentali. Noi lo abbiamo visto e ci è davvero molto piaciuto.
I testi sono stati scritti da Guido Laino, in collaborazione con i servizi educativi del museo.
 
Dopo il successo dei primi due spettacoli di giovedì 5 ottobre e di giovedì 19 ottobre, oggi verrà presentato al Buonconsiglio ai bambini e alle famiglie alle ore 16.00 (al prezzo di 8 euro a famiglia).
E’ un’occasione da non perdere che permette di avvicinare anche i bambini al mondo dell’arte in maniera diversa e accattivante, uno spettacolo che non delude certo lo spettatore e che cattura per tutto il tempo del suo svolgimento l’attenzione di grandi e piccini attorno alla figura di Marcello Fogolino, un pittore che fu costretto a una forzata permanenza in Trentino, ma che riuscì a guadagnarsi, con la sua opera, la fiducia del principe vescovo Bernardo Cles fino a diventare il pittore di corte e, poi, del suo successore, il principe vescovo Cristoforo Madruzzo.
 

 
Figlio d’arte (suo padre era un pittore di buon livello) fu mandato da giovane a bottega da Bartolomeo Montagna, in quel di Vicenza. In quella città lasciò opere importanti in numerose chiese prima di trasferirsi per otto anni a Venezia.
E’ documentato il suo rientro a Vicenza verso il 1518 e il suo operare insieme a Giovanni Speranza.
La sua pittura di quegli anni mostra un distacco dai modelli quattrocenteschi e un’adesione alle novità che, nelle ville e chiese venete, stava imponendo il Veronese.
 
Rientrato nel natio Friuli, nel Pordenonese ottiene commesse di rilievo per diverse chiese della città e del territorio, in parte oggi purtroppo perdute.
Torna in Friuli ancora insieme al fratello pittore dopo una nuova parentesi vicentina, ma incappa in vicende giudiziarie che gli resero difficile ottenere nuovi incarichi.
Approdò a Trento dove trovò fama e un sicuro rifugio, grazie alla protezione vescovile e alla benevolenza della corona imperiale austriaca.
 
Per saperne di più e per cercare di risolvere il mistero che circonda la figura del pittore vi invitiamo a visitare la mostra, partecipando allo spettacolo di oggi proposto da Il Funambolo.
In occasione dello spettacolo di giovedì 19 ottobre abbiamo avuto il piacere di rivolgere a Guido Laino, autore dei testi, alcune domande.
 

 
Come è nata l’idea di questo spettacolo?
«E’ nata da una proposta del Castello del Buonconsiglio. Abbiamo lavorato a stretto contatto con lo staff dei servizi educativi del castello, ragionando sull’esposizione e sul prezioso catalogo che accompagna l’evento, da lì ho cercato di rielaborare la vicenda biografica e la parte artistica per raccontare la mostra in una forma diversa.
«I documenti utilizzati sono documenti veri, come la lettera che viene letta durante lo spettacolo per esempio. Semplicemente si trattava di scegliere un punto di riferimento che fosse riconoscibile per l’immaginario dello spettatore contemporaneo per cui abbiamo deciso di presentare Fogolino attraverso questa storia stile noir anni ’50 americano.»
 
Chi vi ha partecipato e con che ruolo?
«Il Funambolo ha organizzato e curato lo spettacolo, io sono l’autore del testo e il regista. Bizzarro è interpretato da Nicola Sordo, le due spie sono interpretate da Lorenzo De Preto e Tiziano Chiogna, la mamma dei due Fogolino e la femme fatale sono interpretate da Clara Setti.»
 

 
Che Fogolino ci presenterà il detective Bizzarro, su quale aspetto è stata focalizzata maggiormente l’attenzione riassumendo in una frase?
«Sulla doppia faccia di Fogolino, abbiamo cercato di restituire le sue due anime: da una parte pittore notevole del Rinascimento, dall’altra probabilmente spia o addirittura, forse, doppiogiochista.»
 
Progetti futuri?
«Oggi ci sarà alle 16.00 la presentazione dello spettacolo per bambini e famiglie al Castello del Buonconsiglio.
«Oggi alle 18.00 e domani, domenica, alle 16.00 presentiamo un altro spettacolo al Museo Diocesano sempre legato al patrimonio artistico del museo.
«Io per te sono l’altro, è una storia legata al rapporto con l’altro e al rapporto con lo straniero sempre attraverso le opere d’arte.»
 
Daniela Larentis – d.larentis@ladigetto.it

Condividi con: Post on Facebook Facebook Twitter Twitter

Subscribe to comments feed Commenti (0 inviato)

totale: | visualizzati:

Invia il tuo commento comment

Inserisci il codice che vedi sull' immagine:

  • Invia ad un amico Invia ad un amico
  • print Versione stampabile
  • Plain text Versione solo testo

Pensieri, parole, arte

di Daniela Larentis

Parliamone

di Nadia Clementi

Musica e spettacoli

di Sandra Matuella

Psiche e dintorni

di Giuseppe Maiolo

Da una foto una storia

di Maurizio Panizza

Letteratura di genere

di Luciana Grillo

Scenari

di Daniele Bornancin

Dialetto e Tradizione

di Cornelio Galas

Orto e giardino

di Davide Brugna

Gourmet

di Giuseppe Casagrande

Cartoline

di Bruno Lucchi

L'Autonomia ieri e oggi

di Mauro Marcantoni

I miei cammini

di Elena Casagrande