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Ricordati i caduti al Sacrario di Castel Dante a Rovereto

Rito religioso, discorsi delle autorità e scopertura di una targa a ricordo di Padre Reich

Si sono svolte oggi al Sacrario Castel Dante le commemorazioni promosse dal Comune di Rovereto per ricordare come ogni anno nella prima domenica di novembre i Caduti e le Vittime della Guerra e celebrare così solennemente la ricorrenza del 4 novembre.
La cerimonia ha visto la presenza delle associazioni combattentistiche e d'arma, di una nutrita delegazione delle forze armate e della cittadinanza che numerosa ha aderito all'invito dell'Amministrazione Comunale.
Il rito religioso in suffragio dei Caduti è stato officiato all'interno del Sacrario di Castel Dante dal cappellano militare in pensione Don Mario Mucci che all'omelia ha ricordato il sacrificio di quei padri della patria sui quali oggi poggia la Pace, ed è stata accompagnata dai canti del Coro «Fuori dal Comune» e accompagnata dalla Fanfara Alpina di Lizzana che aveva aperto il corteo dopo gli Onori alla bandiera e l'Onore ai Caduti.
 
Quindi i discorsi delle Autorità: l'orazione ufficiale è stata tenuta dall'assessore del Comune Giuseppe Graziola (in allegato il testo integrale).
«C’è un messaggio forte e chiaro che giunge a noi dalla costituzione italiana: l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli, – ha detto Graziola. – Questo messaggio costituzionale deve spronarci a mettere in pratica, nella nostra vita di tutti i giorni, i valori della pacifica convivenza e del rispetto verso gli altri per coltivare e conservare sempre il dono della pace, rafforzando un forte sentimento di rifiuto verso la guerra, poiché la storia insegna che la guerra non produce vincitori, ma solo sconfitti.»
 

 
Quindi la benedizione e la scopertura nel piazzale dell'Ossario della targa a ricordo di Padre Reich per iniziativa dei Gruppi Alpini Lizzana, Lizzanella e Marco.
È stato letto un profilo del Ten. Capp. Egidio Reich e alla lettura è seguita la preghiera dell'Alpino.
Francescano, padre Reich nacque a Spormaggiore il 4 settembre 1907. E' morto a Rovereto il 18 gennaio 1985.
La targa ne ricorda le gesta. «...Padre Reich veste l'abito religioso nel 1923 e ordinato sacerdote nel 1931.
«Nel 1939 venne chiamato alle armi nell'artiglieria alpina e partecipa alla campagna di Francia, Grecia e Montenegro.
«L' 8 settembre, prigioniero dei tedeschi, è dato per morto, dopo mesi scrive e afferma di essere vivo.
«Dopo la guerra nel 1954 viene inviato in Francia come cappellano degli immigrati, poi torna a Rovereto nel convento francescano di S. Rocco, dove in molti l'hanno conosciuto nella sua attività di religioso e di alpino e cristiano.»

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