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«Maggiore attenzione da parte delle istituzioni»

Lo chiedono i Maestri del lavoro al Presidente del Consiglio provinciale Dorigatti

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Il Presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti ha accolto questa mattina a Palazzo Trentini una delegazione dei maestri del lavoro guidata dal console Gianfranco Ghisi.
Assieme a lui la viceconsole Bruna Gretter, le consigliere e consiglieri Nives Tisi, Carmen Tamanini, Enrico Fittoni e il tesoriere Giuseppe Bertoldi.
Motivo della visita, la rappresentazione della situazione dell'associazione e un appello ad una maggiore attenzione e considerazione da parte delle istituzioni.
Oltre a riconoscere il prezioso sostegno di Confindustria che ospita l'associazione in una sede prestigiosa, il console Ghisi ha evidenziato in particolare due questioni: la difficoltà da parte dell'associazione a partecipare con regolarità ai programmi dell'alternanza scuola lavoro, un settore nel quale i maestri metterebbero con piacere a disposizione la loro esperienza, supportati anche da sperimentazioni passate che hanno dato grande soddisfazione e sono state diffusamente apprezzate, ma ahimè non hanno avuto continuità (presso Fondazione Mach, Istituto don Milani, Liceo Leonardo da Vinci ecc.).
 

 
Accanto a questo, rispetto al passato, Ghisi ha notato che si sono drasticamente ridotte le occasioni di riconoscimento pubblico dei maestri le lavoro che prevedevano un tempo momenti di consegna di targhe e decorazioni.
Insomma, «una serie di fattori sintomatici del venire meno del valore dell'associazionismo, dell'entusiasmo per la partecipazione e l'incontro», ha lamentato Ghisi supportato dagli altri consiglieri.
Il Presidente Dorigatti ha detto di comprendere bene la frustrazione e l'esigenza di continuità rappresentate da Ghisi.
A parte le direttive introdotte dal governo Monti che hanno drasticamente ridotto per le Istituzioni la possibilità di distribuire targhe e riconoscimenti, la situazione descritta si inserisce a suo avviso in un contesto di complessiva crisi della rappresentanza e dell'associazionismo.
 

 
«Oggi» ha detto Dorigatti «abbiamo la necessità di trasmettere memoria, di porre l'accento sull'etica, sulla costanza, sull'impegno e tutta quella serie di valori che si tendono a perdere nel processo di globalizzazione che tutto avvolge e travolge.»
Trovare per i maestri del lavoro uno spazio di dialogo e scambio con i giovani in questo senso sarebbe comprensibilmente importante e occasione di un arricchimento reciproco.
Dorigatti ha garantito per quanto possibile e nel limite del proprio ruolo il proprio impegno nella ricerca di modi per valorizzare i maestri del lavoro, attraverso la propria presenza a momenti ufficiali d'incontro ed il riconoscimento del prezioso ruolo nella trasmissione e diffusione dei valori del lavoro e del merito.

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