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Trento, Spazio Sotterraneo del Sas dal 2 dicembre al 14 gennaio

Palaeontographica un viaggio invernale e ipogeo fra le figurazioni di stampe paleontografiche del diciannovesimo secolo

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Nuova iniziativa del Museo Wunderkammer di Trento, che inaugura il prossimo 2 dicembre un progetto espositivo presso lo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni culturali – Ufficio beni archeologici di Trento.
Il progetto è un invito a regalare un secondo sguardo ad immaginari noti per riscoprirne parti coperte o scordate.
Fisicamente i visitatori sono invitati a scendere nello Spazio Archeologico al Sas di Piazza Battisti, per trovare rifugio in un viaggio sotterraneo a contatto con stampe paleontografiche del XIX secolo in una pausa a contrasto con la contingenza natalizia imperante in superficie.
Il progetto prende spunto da un saggio di Emanuele Garbin, intitolato appunto Palaeontograpihca.
 
Garbin è architetto e docente presso lo IUAV e il Politecnico di Milano, le sue ricerche si concentrano sul tema della rappresentazione dal punto di vista tanto tecnico quanto storico.
In questo saggio, Garbin tratta un tema assolutamente lontano dalla sensibilità attuale: l’immaginario paleontologico letto attraverso il medium del disegno.
In mostra sarà esposta una serie di immagini a raffigurare altrettanti reperti paleontologici.
Lo Spazio Archeologico del Sas si configura come sede ideale di questa mostra, in quanto luogo dove l’aspetto scientifico si fonde con l’immaginario artistico, poetico, onirico.
  
«Palaeontographica» segue a distanza di tre anni «Acquisizioni» - la prima mostra temporanea di Museo Wunderkammer - continuandone il programma istituzionale di esposizione autoprodotta della stratificazione delle cose.
Anche in quest’occasione, una pletora di fogli di carta è protagonista di un luogo poco illuminato.
Riproduzioni digitali di litografie ottocentesche si agitano nelle deboli correnti d’aria sotterranee promuovendo nel pubblico un giro nel tempo e nello spazio.
Dal S.A.S.S. al Cambriano, e dal Cambriano a Marte. I visitatori più incauti potrebbero rinvenire tra i fossili forme e funzioni di vita attuale.
La mostra è divisa in cinque sezioni in cui il percorso espositivo - chiaramente sfuocato - idealmente si articola: lo Stupore (l’estetica), l’Orizzonte (l’immaginario, l’escapismo, il posto dell’uomo nella natura), la Carne (il dato e l’interpretazione), il Monumento (oltre la morte) e il Sublime (la libertà e la vertigine).
 
«Una traccia fossile è sempre quanto mai fuori posto oltre che fuori tempo, e da sola ha la capacità di generare attorno a sé un paesaggio fatto di altre terre e di altri mari, che si sovrappone e confuta quello presente.» (E. Garbin, op. cit.)
La mostra apre sabato 2 dicembre alle ore 17 con una performance a cura di Museo Wunderkammer, Federico Robol e Massimo Valentinotti, interventi di Diego Sala ed Emanuele Garbin.
La sound installation prodotta nel corso della performance, a cura di Robol e Valentinotti, sarà poi fruibile dai visitatori per tutto il tempo della mostra.
L’esposizione sarà visitabile tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17.30, ad eccezione del lunedì, con ingresso gratuito il giorno dell’inaugurazione, domenica 3 dicembre e domenica 7 gennaio, a pagamento gli altri giorni (2,50 euro, ridotto 1,50 euro, gratuito fino ai 14 anni).
Il finissage è previsto per domenica 14 gennaio, con una performance del collettivo artistico Baubaus.

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