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I fratelli Tarabelli premiati dal Coni – Di Daniela Larentis

La cerimonia di consegna delle Medaglie al Valore Atletico al Teatro Sanbapolis di Trento – Nostra intervista ad Angelica Tarabelli

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Lunedì 27 novembre 2017, presso il Teatro Sanbapolis, Trento, si è tenuta la cerimonia di consegna delle «Medaglie al Valore Atletico», attraverso cui il Coni ha premiato gli atleti che si sono distinti per i loro risultati e per il loro impegno.
Fra i premiati gli inarrestabili fratelli Tarabelli: Angelica Tarabelli, maestra di ju jitsu 5° DAN, istruttrice di judo 4° DAN e istruttrice 3° liv. MGA, nonché fiduciaria ju-jitsu Comitato Fijlkam per la provincia di Trento, divide l’amore per le arti marziali con il fratello Giovanni Tarabelli, maestro di judo 5° DAN.
Una passione che entrambi hanno ereditato dal padre, presente alla cerimonia, il M° Ben. Dario Tarabelli, cintura biancorossa di judo, definito più volte «il padre» del judo trentino (in quanto fu il primo a fondare nel lontano 1968 la prima palestra della nostra provincia, con sede a Trento).
L’arte marziale del judo fu fondata in Giappone da Jigoro Kano nell’Ottocento ed ebbe origine dall’antica arte del Ju Jitsu (che i Samurai impararono al fine di annientare i nemici, rendendoli inoffensivi senza dover ricorrere all’uso delle armi). Il termine Judo è composto da due caratteri giapponesi, il cui significato è cedevolezza e via, si tratta quindi di un metodo di difesa personale che insegna proprio a non opporsi al nemico, ma a sfruttare la sua forza, direzionandola a proprio favore.
Nell’occasione della premiazione, abbiamo rivolto ad Angelica Tarabelli alcune domande.
 
Lei e suo fratello Giovanni, maestro di judo 5° DAN, siete stati premiati dal Coni lo scorso lunedì: cosa ha provato quando le è stata consegnata la Medaglia al Valore Atletico, un prestigioso riconoscimento per gli importanti risultati sportivi conseguiti negli anni passati?
«Lunedì 27 novembre al Sambapolis abbiamo avuto l'onore di essere premiati con la medaglia al valore atletico dal Coni, posso dire che l'emozione è stata tanta, anche perché siamo consapevoli dell'importanza di tale riconoscimento.
«Questa medaglia si va ad aggiungere a tutte quelle che in questi due anni di gare in ambito italiano, europeo e quest'anno anche mondiale abbiamo ottenuto (fra questi, la qualifica di Atleta Azzurro, il massimo riconoscimento per un atleta per rappresentare l'Italia all'estero).
«Considero questa onorificenza la più importante, in quanto ottenuta fuori dal podio, un valore aggiunto al nostro palmares.»
 
A chi dedica questo prestigioso riconoscimento?
«Ovviamente dedico questo riconoscimento a mio fratello Giovanni, il quale condivide con me questo percorso importante; assieme rappresentiamo la vera essenza del judo insieme per crescere e progredire: Jita Kyoei, uno dei principi filosofici che il M° Jigoro Kano, fondatore del Judo Kodokan, ha stabilito per questa disciplina.
«Lo dedico anche a mio padre, sempre presente nonostante l'età, e a chi ci supporta con consigli pertinenti anche da lontano. Infine, lo dedico a mio figlio, lui ha capito quanto sia importante, nella relazione genitore-figlio, la qualità del rapporto, non tanto la quantità del tempo trascorso assieme. E sentirsi dire dal proprio figlio mamma, sono davvero orgoglioso di te! ti ripaga di tutti i sacrifici.»
 
Parliamo dei mondiali 2017 a cui lei ha partecipato con suo fratello: cosa porterete nel cuore di questa prestigiosa esperienza?
«Quest'anno è stato a dir poco strepitoso, non solo per i risultati ottenuti : oro a Bruxelles, argento agli Europei e agli Open d'Europa a Malta, argento a tutte le 5 fasi del Grand Prix Italia e alla finale, bronzo ai Campionati italiani disputati a Pergine Valsugana e da noi organizzati a giugno, ma anche per aver potuto partecipare ai Mondiali ad Olbia ad ottobre.
«Un’occasione che ci ha permesso di partecipare a due gare, il Gran Slam Mondiale di categoria over 35, dove abbiamo conquistato l'argento, e la gara che dava la possibilità di arrivare al mondiale il giorno seguente, dove abbiamo ottenuto un meritato bronzo (dietro la coppia giapponese oro e la coppia tedesca campione mondiale uscente argento). Porteremo nel cuore quello ciò che sentiamo nel profondo, l'amore per il judo e la voglia di essere un esempio positivo per i nostri atleti.»
 
A seguito degli esami sostenuti nel giugno scorso, lei ha conseguito la qualifica di Docente Federale di Kata, per i Kata Kime No Kata, Kodokan Goshin Jitsu. Potrebbe darci qualche informazione in merito?
«A Pergine, il 25 giugno scorso, abbiamo organizzato i campionati italiani di judo kata 2017.
«Il giorno antecedente era dedicato alle sessioni di esami per docenti federali, arbitri regionali e nazionali, io e mio fratello ci siamo presentati per sostenere e ottenere la qualifica di docente nazionale di kata per gli stili del Kodokan Goshin Jitsu (kata della difesa personale moderna) e del Kime no Kata (kata della difesa personale antica), esami che abbiamo superato e che si aggiungono a quello già in nostro possesso, a noi più caro, il Juno Kata.
«La qualifica effettiva si otterrà alla fine del superamento di tutti e 7 gli stili, ora siamo espertidi tre kata, abbiamo già iniziato la preparazione per i prossimi due esami, numero massimo per anno sostenibile, che sosterremo nel 2018.»
 
Maestra di Ju jitsu  5° DAN, unica donna in tutto il Trentino A.A. ad avere raggiunto il massimo livello in questa attività, nonché Istruttrice di judo 4° DAN e istruttrice 3° liv. MGA, fiduciaria Ju-jitsu Comitato Fijlkam per la provincia di Trento: progetti futuri?
«Progetti per il futuro tanti, non riesco a pensare alla mia vita senza fissare nuovi obiettivi da raggiungere, quindi innanzitutto le varie gare in campo nazionale, il Torneo Europeo e la finale che si terrà in Croazia, ovviamente il tutto mirato alla qualificazione ai Mondiali 2018 previsti a Cancun a ottobre.
«Inoltre, seguire la preparazione di 11 atleti che sosterranno gli esami di ju jitsu cintura nera nei vari gradi, questo per quanto riguarda il mio ruolo di Fiduciario ju jitsu; seguire, poi, nel mio ruolo di insegnante di judo, i nostri ragazzi in palestra e nelle gare. Portare avanti, inoltre, il nuovo Progetto M.G.A. Donna, da pochissimo istituito e fortemente voluto dal nostro Presidente Federale Domenico Falcone.
«Un progetto che vede coinvolto un gruppo di 7 Maestre, tra le quali ci sono anche io, che andranno a formare e a sensibilizzare le donne, attraverso la realizzazione di convegni e corsi specifici per la difesa della donna dalla violenza di genere, in questo momento storico così segnato purtroppo dai tristi eventi di cronaca.
«Impegnata? Sì, tantissimo, ma fortemente motivata e ispirata.»
 
Daniela Larentis – d.larentis@ladigetto.it

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