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Unesco: «La pizza è patrimonio immateriale dell'Umanità»

Confagricoltura: «Un riconoscimento dello stile italiano fatto di agricoltura, cultura, arte e tradizione gastronomica»

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Soddisfazione di Confagricoltura per il riconoscimento dell'Unesco come Patrimonio dell’Umanità all'arte dei pizzaioli napoletani.
«La pizza napoletana è un patrimonio di tutti noi, – commenta L’Organizzazione degli imprenditori agricoli. – Un prodotto unico al mondo per bontà e qualità dei suoi ingredienti, simbolo per eccellenza del made in Italy agroalimentare.»
Confagricoltura sottolinea che sono quattro i prodotti di eccellenza della nostra agricoltura - grano, pomodoro, olio extravergine d’oliva e mozzarella - che compongono gli ingredienti della pizza napoletana e che, uniti al genio italiano, hanno contribuito a questo importante risultato.
 
«Il riconoscimento dell’Unesco – continua Confagricoltura – è il riconoscimento dello stile italiano, del connubio tra agricoltura, cultura, arte e tradizione gastronomica, come parte di un universo unico.»
Confagricoltura ricorda che la pizza vanta numeri da capogiro: in Europa, Italia, Germania, Francia e Spagna assorbono il 78% del mercato.
I ristoranti e le pizzerie tricolori all’estero sono ben 72 mila per un giro d’affari di 27 miliardi di euro.
In Italia, mette in evidenza l’Organizzazione, si vendono cinque milioni di pizze al giorno, 56 milioni alla settimana, ovvero quasi 3 miliardi all’anno, con un business da in costante crescita.
Le 25.000 le pizzerie con servizio al tavolo e le altrettante da asporto hanno un fatturato aggregato che sfiora i 10 miliardi di euro.

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